Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Amundsgard e la battaglia per il poker in Norvegia: “Tassazione ancora alta, ma qualcosa si sta muovendo”
Vi ricordate il player norvegese che sfidò e distrusse in heads-up un politico del suo paese per far capire all’intera nazione quanto il poker fosse un gioco di abilità?
Come il 90% dei top grinder mondiali, Ola Amundsgård è impegnato in questi giorni alle World Series Of Poker ed ha appena concluso il day3 del 50.000$ Poker Players Championship 17/22, con 14 che andranno ITM.
Noi di ItaliaPokerClub lo abbiamo braccato per chiedergli se dopo questa sua provocatoria sfida al governo fosse finalmente cambiato qualcosa: “Di concreto non c’è ancora nulla, ma qualcosa si sta muovendo. Con ogni probabilità il prossimo anno si giocheranno i campionati di Norvegia a Oslo. Per il poker live è già un bel passo in avanti e sicuramente è sintomo di una diversa percezione da parte dei politici. Per contro, però, c’è ancora molto da fare su quel concerne il gioco online. Ancora viene considerato un gioco di fortuna e non uno skill game. E per questi giochi la legge prevede il 28% di tasse se sei un giocatore occasionale e addirittura il 45% se lo fai professionalmente“.
La mazzata erariale diventa ancor più pesante quando si parla di tornei giocati all’estero: “Io ho ancora la residenza in Norvegia, precisamente a Tromso, e la tassazione richiesta è davvero spropositata. Mi sarebbe piaciuto provare a vendere qualche quota per giocare il Big One For One Drop, ma chi mai le comprerebbe se la maggiorazione supera il 40%? Purtroppo sarà dunque un evento che dovrò escludere a prescindere; anche se dovessi fare un bell’ITM, o addirittura vincere questo Poker Players Championship, non avrebbe senso iscriversi ad un torneo da 1.000.000$ per poi dover consegnare buona parte dei soldi allo Stato.“
Dopo la prima vittoria contro Erlend Wiborg, Amundsgård rincarò la dose sfidando tutti i parlamentari dichiarando che avrebbe pagato un milione di corone se avesse perso anche una sola sfida in una sessione di Pot Limit Omaha da almeno 10.000 mani: “Sicuramente questa cosa fece molto parlare i giornali, il che era il mio principale intento. Accettò solamente un politico che si ritirò, proprio come il primo, dopo appena 8 ore di gioco e nemmeno 500 mani giocate. Anche se ci fosse stato qualche buon giocatore di poker sapevo che non avrei mai potuto perdere un challenge del genere, soprattutto nel mio Main Game.”
Sì, amici e amiche, perché il Poker, specie su questi volumi di gioco, è decisamente un gioco di abilità.
Foto di Futura Tittaferrante