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Strategia

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il 28 Giu 2014

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Luca Moschitta spiega l’approccio corretto al Monster Stack WSOP

Luca Moschitta spiega l’approccio corretto al Monster Stack WSOP

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LAS VEGAS – Nelle sale del Rio Casinò il Monster-Stack del record è appena andato in pausa cena con 1.180 left.

Abbiamo già visto la particolarità del torneo, ovvero l’estrema giocabilità che avvicina la struttura di questo low buy-in WSOP a quelle europee.

Qual è il modo migliore per affrontare un torneo da migliaia di iscritti – e dunque con tantissimi amatori ai tavoli – e in cui c’è comunque un ampio margine di manovra?

Lo abbiamo chiesto a Luca Moschitta, che nel pomeriggio di questo Day2 è rimasto a galla con uno stack compreso tra i 15 e i 20 bb.

 

Early stage

“Nei primi livelli di questo torneo è importante giocare tantissime mani perchè le implied odds sono altissime e se hittiamo bene possiamo togliere all’avversario tutto lo stack. In questa fase giocare in modo aggressivo credo sia un errore. Da quanto ho visto durante la giornata di ieri, i giocatori chiamano sempre, dunque è sbagliato bluffare perchè ci sarà sempre qualcuno che ti chiamerà. Value-bettare a dovere quando chiudiamo un buon punto è invece obbligatorio”

 

Middle stage

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“Anche alla fine del Day1 consiglio di giocare un poker molto bilanciato, in questo sicuramente la struttura del Monster-Stack aiuta perchè è più simile a quelle europee. Dal Day2 in poi è sicuramente importante iniziare ad aggredire, ma molto dipende dal tavolo in cui capiti: non penso neanche tanto alla forza degli avversari, quanto ai loro stack. Se ci sono stack deep è sicuramente consigliabile tribettare. Io purtroppo oggi sono capitato in un tavolo che non lasciava molto margine di manovra in tal senso: c’erano tanti short pronti a mettere lo stack nel mezzo, quindi mi sono dovuto contenere”

 

Late Stage

“In questo torneo il late stage deve ancora arrivare, ma visto il livello del field ti posso assicurare che ogni buio vale tantissimo. Quindi conviene pazientare in cerca dello spot buono per il raddoppio. Mentre in tavoli con avversari molto forti posso pushare anche 20 o 30 bb, qui gli avversari scarsi mi portano ad abbassare la soglia della fase push-fold a 13-14 grandi bui. Gli amatori di solito giocano face-up, ovvero fanno capire abbastanza bene la forza della mano che hanno: ti dico solo che è da tutto il pomeriggio che sto navigando tra i 15 e i 20 bb, eppure ho messo sotto due volte Asso – Donna. In una mano l’avversario mi ha fatto vedere che aveva coppia di donne, nell’altra non lo so, ma non credo assolutamente di aver fatto un errore a mettere sotto. Se prendi le tue carte te le danno tutte, dunque conviene aspettare lo spot buono per raddoppiare e poi iniziare a macinare chips uncontested”.

 

Luca Moschitta ci ha aperto le porte della sua stanza di Las Vegas: guarda l’episodio di vegas2italy

httpv://www.youtube.com/watch?v=EU_ZD_dLJ-A

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