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il 9 Lug 2014

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Andrea Carini e il sit-out come scelta per i tavoli cash di Las Vegas: “Utile a non cadere in tentazione…”

Andrea Carini e il sit-out come scelta per i tavoli cash di Las Vegas: “Utile a non cadere in tentazione…”

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LAS VEGAS – Alla pausa cena del Day2A+B del Main Event WSOP Andrea Carini è uno dei quattro italiani con stack superiore a 100.000 chips.

In una pausa sigaretta il team pro Sisal, che già ci ha raccontato le sue profittevoli sessioni cash di questo periodo World Series, incredibili al pari di quelle di Dario Sammartino e Andrea Dato, ci rivela un singolare espediente +ev che ha adottato ai tavoli di Las Vegas: mettersi in sit-out.

A prima vista potrebbe sembrare un controsenso per un player che voglia massimizzare il suo guadagno orario, ma sentendo la spiegazione di Andrea la decisione di alzarsi dal tavolo appare tutt’altro che insensata:

“Sto parlando soprattutto di Omaha, che rispetto all’Holdem è un gioco dove la posizione conta infinitamente di più rispetto alle carte. Quando al tavolo hai giocatori poco skillati, la tentazione è di giocare tante mani perché comunque hai molto edge postflop. Il problema è appunto che l’edge viene eroso dallo svantaggio posizionale: quindi ho adottato l’espediente di alzarmi quando sono seduto dall’utg all’utg+2”.

Andrea spiega nel dettaglio le ragioni che l’hanno spinto a elaborare questo stratagemma:

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“Quando giochi contro avversari scarsi, che non riescono a capire se su dei board sono oversettati o dominati su quasi tutti i draw, la tentazione è quella appunto di entrare nel colpo. Queste situazioni di gioco sono facilmente gestibili quando sei in posizione, ma fuori posizione corri il rischio di trovarti in situazioni marginali, in cui è meglio evitare di trovarti quando gli avversari non sono bravi, perché ti ritroverai in tante situazioni dove puoi togliere loro tutto lo stack con più comodità. In base a questo ragionamento ho deciso di mettermi in sit-out quando sono nelle prime posizioni del tavolo per evitare di cadere in tentazione. L’alternativa ovviamente è foldare, ma una volta che sei lì la voglia di entrare nel colpo è comunque tanta!”.

 

Guarda la puntata di vegas2italy uno dei più forti giocatori di Omaha al mondo: Phil Galfond.

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