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Andrea Dato perde un piatto da 80.000$ al Bellagio: “Il più grande della mia carriera, pensavo di prenderla peggio!”
LAS VEGAS – Succede a un tavolo 10 – 20 – 40 del Bellagio. La sessione cash di Andrea Dato e Dario Sammartino va avanti da ore, come è loro abitudine qui a Las Vegas.
A dirla tutta, i due avrebbero il progetto di andare a letto non troppo tardi, in modo da schierarsi ben riposati al Day2 del Main Event WSOP.
Al tavolo, però, c’è un signore turco con 40.000$ davanti che gioca davvero male: l’occasione è di quelle troppo ghiotte per lasciarsele scappare.
“Di solito a quella partita mi siedo con 10.000$, ovvero 250 bui. Ma visto come giocava quel turco ho ricaricato 40.000$ – spiega Andrea – Mi sono seduto alle cinque del pomeriggio, avevo in mente di andare a letto non troppo tardi in modo da arrivare fresco al Rio per il Day2 del Main WSOP. Ma dopo aver inquadrato il tavolo il progetto è cambiato in corsa: c’era davvero troppo valore da prendere”.
Le ore passano. Andrea sa che non deve far altro che aspettare per rastrellare l’intero stack a quel turco. Verso le cinque di mattina arriva il momento buono.
Quello dove sul tavolo, tutti assieme, ci sono ben 80.000$. Numeri da capogiro per i comuni mortali.
“Davanti a quella cifra possono non impallidire solo i mostri sacri del poker – dice Andrea – per me è il piatto più grande finora giocato. Avevo gli assi, tutto sembrava andare per il meglio. Alla fine invece…”
Ecco la mano da 80.000$ che abbiamo graficato sulla nostra pagina Facebook:
Andrea ci spiega il colpo nel corridoio del Bellagio quando qui a Las Vegas sono le quattro del pomeriggio:
“La mia condotta nella mano è ovviamente influenzata dall’avversario. Fino a quel momento aveva dimostrato di overplayare le sue mani sia pre che postflop – spiega – Preflop non tribetto perchè avevo visto il turco limp-reraisare mani come 99 e KQ: mi sembrava dunque lo spot ideale per fare solo call. Infatti lui dopo il rilancio del tedesco e il mio call sale a 1.500… I sogni si avverano. A quel punto io ovviamente esco allo scoperto fourbettando”
Anche nel postflop la linea di Andrea è calibrata ‘ad hoc’ sull’avversario:
“Al flop il turco punta 6.500, quindi una somma abbastanza modesta. Come ho già detto, l’ho visto più volte overplayare il suo valore, quindi non ho troppa paura che possa avere qualcosa di strano. Visto che sono in posizione penso che non abbia senso rilanciare. E lo stesso sull’otto che cade turn, che è una carta bella perchè rende ancora più esigue le possibilità che abbia una coppia di 8: tanto se ha set io sono morto e se ha coppia più bassa ha due soli out, quindi chiamo di nuovo. Al river francamente mi aspetto una sua puntata più piccola o a un check. Però da tutto il giorno sta overplayando mani un po’ a caso, potrebbe fare la stessa identica azione anche con un KT o con una coppia di Jack”.
Lo showdown per Andrea è una doccia gelata:
“Non ho chiamato troppo contento il suo allin. Quando ha girato la coppia di sette mi sono messo a ridere… pensavo di subire una simile perdita molto di più, invece non ho battuto ciglio e ho ricaricato subito. In queste ore ho recuperato: adesso sono sotto di 15.000$, quindi dopo quella mano ho recuperato 25.000$”
Il romano non ha però rimpianti: contro quel turco rigiocherebbe la mano nello stesso identico modo.
“Alla fine della mano il mio vicino di tavolo ha detto che avrei dovuto rilanciare turn per evitare lo scoppio. Ma finché le mettono con due out io non sono che contento. Dopo aver perso un po’ dei soldi che mi aveva vinto in quello spot, il turco si è alzato per andare a giocare un torneo da 500 dollari… L’abbiamo un po’ preso in giro giro dicendogli che se anche avesse vinto il torneo avrebbe comunque preso meno di quanto stava vincendo!”.
Come sono gli avversari che si trovano ai tavoli cash di Las Vegas? Mustapha Kanit lo spiega in vegas2italy:
httpv://www.youtube.com/watch?v=eBuGatEJekc