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Caso curioso alle WSOP: Bendinelli rilancia e… il dealer gli ‘mucka’ le carte! Il parere del TD Christian Scalzi
Si è giocato nella nottata italiana il Day 2A/B del Main Event WSOP e il professionista di Poker Club Giuliano Bendinelli, complice anche un buon Day 1, è stato proiettato al tavolo televisivo del torneo, dove ha incrociato le chips, tra gli altri, anche con il campione del mondo 2003 Chris Moneymaker.
Tra alti e bassi, il giocatore ligure ha concluso la giornata con un buon bottino di 110.000 gettoni, ma, alla chiusura delle buste, il rammarico ha prevalso sulla soddisfazione per il Day 3 raggiunto.
Il motivo? Bendinelli, durante una fase di gioco in cui possedeva oltretutto uno stack deep, ha rilanciato da utg con 5-5 e, improvvisamente, si è ritrovato senza le proprie carte, raccolte inavvertitamente dal dealer e gettate nel muck con le altre foldate dai restanti player.
Ecco, a caldo, come ha raccontato il misfatto Giuliano al nostro inviato a Las Vegas: “Ho aperto da utg con 5-5 e il dealer, sbagliando, oltre a raccogliere le carte di tre miei avversari, ha preso anche le mie! Ho chiamato il floorman, è stato constatato l’errore del dealer e mi sono state restituite le chips messe nel piatto. Non ho visto il flop, dato che la mano poi si è chiusa con la 4-bet di un giocatore, ma potrebbero avermi tolto, comunque, qualora avessi potuto giocarla e settato, uno spot con ev positivo. In 200 tornei fatti dell’EPT non mi è mai accaduta una cosa simile, né l’ho vista accadere ad altri. Quel dealer era lentissimo, spesso distratto, poi mi ha muckato le carte in quel modo… insomma, si è dimostrato inadeguato a fare il suo lavoro. Posso perdere uno spot standard da 200.000€ di ev, non tiltare e uscire a bere con gli amici, ma certe cose non dovrebbero mai accadere, è stato frustrante”.
Che un fatto del genere accada nel torneo più importante del mondo, certamente, genera un certo rammarico, ma Bendinelli, secondo quanto spiegatoci dal tournament director del WPT Christian Scalzi, ha le proprie chiare colpe riguardo l’accaduto: “Il giocatore ha il dovere di proteggere le proprie carte in qualsiasi momento, buona regola è farlo con un card protector, al fine di evitare che accadano episodi spiacevoli come quello occorsogli. Certo, l’errore del dealer è evidente ed è stato riscontrato anche dal floorman che, appunto, ha agito correttamente restituendo al giocatore le chips utilizzate per la puntata. Alle WSOP, purtroppo, a causa anche dell’incredibile numero di tavoli aperti in contemporanea, spesse volte il livello dei dealer non è altissimo e questo porta a situazioni tipo quella occorsa a Giuliano. Nei tornei del WPT e dell’EPT, ad esempio, i dealer sono estremamente professionali e questo è un vantaggio per noi tournament director che, così, possiamo dormire sonni tranquilli e prendere, quando necessario, decisioni piuttosto semplici…”
Questa la regola numero 56 del TDA (Tournament Directors Association) nella quale rientra, appunto, il caso di Bendinelli:
Carte foldate accidentalmente/mani mischiate – I giocatori sono tenuti a proteggere le loro carte in ogni momento. Se una mano viene mischiata con altre o se il dealer per errore folda le carte di un giocatore, il giocatore non ha alcun risarcimento e non ha alcun diritto di avere indietro l’ammontare dei call effettuati. Se un giocatore ha puntato o rilanciato senza che altri giocatori l’abbiano ancora chiamato, la puntata non chiamata verrà a lui restituita.