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Come ha curato Randy ‘nanonoko’ Lew l”astinenza’ dal grinding online durante le WSOP?
L’articolo scritto da Stephen Bartley, giornalista di PokerStarsBlog.com, con protagonista Randy ‘nanonoko’ Lew, è tra il serio e il faceto ma, certamente, attraverso l’uso dell’ironia, non va poi così lontano dal centro del bersaglio.
Il fenomenale professionista di PokerStars, che neanche due mesi fa aveva raggiunto i dieci milioni di VPP sulla room che lo sponsorizza, ha raggiunto Las Vegas, uno dei suoi rari periodi annuali di lontananza dal grinding, ma poi non ha resistito e, complice anche un inizio di World Series non propriamente soddisfacente, ha ripreso l’aereo per Vancouver ed è tornato a macinare mani online, la cosa che da anni fa meglio e che, soprattutto, ama fare di più.
E’ stato colpito, come ha simpaticamente scritto l’autore dell’articolo, dalla “right hand twitch” (contrazione della mano destra) o “Randy Lew syndrome” (sindrome di Randy Lew), ovvero quell’astinenza da mouse che affliggerebbe i player dell’online costretti a non giocare a causa del ‘proibizionismo’ statunitense: o l’ambizione del braccialetto WSOP o mani online. Impossibile, oggi, fare entrambe le cose contemporaneamente.
Accortosi dell’arrivo dei ‘sintomi’, Lew ha così prenotato il primo volo per la città dove vive e, nel bel mezzo delle WSOP, è tornato a fare quello che gli riesce meglio.
Ha detto così a Stephen Bartley: “E’ dura onestamente, è per questo che ho lasciato Las Vegas. L’ho lasciata per tornare a giocare online a Vancouver! Non ho fatto molto bene durante la prima parte delle World Series e ho avvertito questo perché non gioco spesso live e non mi sono sentito, quindi, abbastanza confident. Non c’erano tornei ideali per me in quel frangente, così ho deciso di tornare a casa per poter macinare online molte mani e ritrovare la necessaria confidenza col gioco… è stato un ottimo allenamento!”.
Non si può dire che l’allenamento canadese abbia fatto miracoli per il Main Event dato che, come postato qualche ora fa sul proprio profilo Facebook, nanonoko si è qualificato per il Day 3 con uno stack davvero esiguo, ovvero appena 26.700 chips.
Il professionista di PokerStars, comunque, nonostante una run non propriamente amica, pare aver ritrovato la forma. “Sto giocando al meglio – ha affermato Randy – e mi sento molto confident adesso…”.