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Moschitta e la Lovgren gomito a gomito al WPT di Cipro: “Niente soft play, rispettiamo troppo il poker!”
Quando ci apprestiamo a partecipare a un torneo di poker live, solitamente, cerchiamo di capire chi avremo al tavolo, per sapere se dovremo temere quel dato giocatore oppure per vedere se incroceremo le chips, insieme a qualche piacevole battuta, con players che già conosciamo.
Quello che è successo ieri al Day 2 del ‘WPT Merit Classic North Cyprus’, torneo tra l’altro diretto dal nostro Christian Scalzi, rappresenta una coincidenza straordinaria, quasi da non crederci: due fidanzati allo stesso tavolo, per di più uno di fianco all’altra, pronti a darsele di santa ragione come due perfetti sconosciuti, per il rispetto nei confronti del poker prima che degli altri.
I protagonisti della simpatica vicenda sono stati Luca Moschitta e Sofia Lovgren, professionista svedese del team ‘888’. Lui era piuttosto short, mentre lei veleggiava in una situazione decisamente più tranquilla, anche se…
“Ho raddoppiato proprio ai suoi danni – ci racconta Luca divertito – quando le mie donne hanno vinto il coinflip contro il suo A-K. Ha provato a eliminarmi ma non ci è riuscita! Peccato poi aver perso un decisivo K-K < A-K, showdown che mi avrebbe lanciato nel chipcount e che, invece, mi ha condannato all’uscita…”.
Data la situazione insolita, abbiamo poi chiesto a Luca se il giocare gomito a gomito col proprio partner influisse sulle decisioni da prendere.
“Non era la prima volta, successe già a 30 left durante l’EPT di Sanremo. Siamo sempre molto divertiti quando ciò accade, seppur non mi piaccia molto il dover giocarci contro, ma dobbiamo farlo per il rispetto che nutriamo nei confronti del poker. Per quanto riguarda il gioco, questo non cambia molto: si può essere amici, fidanzati, figli o padri, ma non si può fare soft play in un torneo. Sofia, infatti, ha snap-callato il mio push in un decimo di secondo e ha perso il colpo come meritava (ride)!”.
Quando mancano poche ore alla diretta streaming dell’IPT di Sanremo, dove comanda Riccardo Lacchinelli, chiediamo infine a Moschitta perché abbia scelto Cipro piuttosto che la riviera ligure.
“Mi piace molto il ‘nuovo’ IPT, non voglio fare il ‘disertore’ e sottolineo che Pagano sta davvero facendo un ottimo lavoro da anni. Vivendo al sud tra Malta e Catania, però, ha poco senso per me viaggiare verso il nord Italia per un torneo da 1.110€ di buy-in, quando ne avrei 700/800 euro di spese. Mi dispiace non potervi prendere parte, anche perché credo di essere tra i primi tre della money list IPT…”.