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La strategia del poker utile agli uomini d’affari: la storia di Jan Heitmann
C’è chi nel poker cambia specialità per ottenere più profitti e c’è chi, invece, decide di reinventarsi quasi totalmente.
Nel corso dell’ultimo anno ha scelto la seconda strada il pro tedesco di PokerStars Jan Heitmann che, tramite il proprio blog su pokerstarsblog.com, ha fatto sapere di essere impegnato in un’attività alternativa, ovvero quella di relatore in conferenze d’affari. Per parlare di poker.
Già padre di due bambini e in attesa del terzo, il player tedesco, anche per far fronte ai doveri familiari, ha deciso così di intraprendere questa nuova carriera che, certamente, lo impegna in maniera diversa rispetto a quando viaggiava da un EPT a un altro. In più, sembra che le cose gli stiano andando piuttosto bene:
“Mi capita di parlare per 45 minuti toccando vari temi, il poker, il suo mercato e i tornei. Più spesso analizzo alcuni elementi specifici del gioco e mostro al pubblico come applicarli alla realtà imprenditoriale. Ho parlato a gruppi di consulenti finanziari, manager e, più recentemente, a oltre 500 persone in una conferenza sul marketing online a Berlino. Nonostante adesso mi sia abituato ad avere un’audience, devo riconoscere che 500 persone sono un bel numero!”.
Tutto un altro lavoro rispetto a quello del giocatore professionista, ma sembra che in Germania stiano apprezzando le qualità finora nascoste di Jan come ‘oratore di poker’ e, inoltre, le aziende stanno investendo su di lui per migliorare le ‘skill’ dei propri dirigenti e dipendenti. Heitmann, infatti, è pronto per una serie di seminari nei quali si troverà a ‘coachare’ alcuni manager e bancari:
“L’evento si terrà in una grande villa dove si svolgeranno vari interventi e seminari, con relatori esperti della finanza. Ho preparato un corso per un piccolo gruppo che affronterà argomenti quali la posizione, la strategia tight-aggressive e la lettura degli avversari. Proveremo anche a giocare alcune mani. Non posso insegnargli come essere dei migliori esperti di banca, questo è il loro ambito professionale, non il mio, posso però mostrargli come trasferire le abilità apprese al tavolo da gioco nella loro attività professionale”.
L’obiettivo, dunque, è quello di migliorare i processi di decision-making di questi uomini d’affari attraverso le strategie proprie del texas hold’em, quelle che Heitmann, evidentemente, conosce e sa trasmettere alla perfezione.
Non abbandonerà il poker giocato ma, almeno per un po’ di tempo, Heitmann appenderà le fiches al chiodo per continuare questa nuova carriera che, a quanto pare, sembra non conoscere bad run e downswings.