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Plausi ma anche critiche: l’addio di Vicky Coren a Pokerstars divide i pro italiani
La notizia della rinuncia alla sponsorizzazione di Pokerstars da parte di Vicky Coren continua ad infiammare la comunità pokeristica.
In tanti hanno espresso il loro parere, chi mostrando solidarietà alla giocatrice inglese, chi criticandola per la sua posizione fin troppo radicale.
In un periodo in cui il gruppo Amaya sta dando il benservito a gente del calibro di Gus Hansen e Viktor Blom, la decisione della vincitrice di due tappe dell’Ept stona come un intervallo di nona bemolle.
In esclusiva per i nostri lettori abbiamo cerato di sondare il terreno chiedendo il parere ad alcuni noti player della scena pokeristica italiana.
Le domande che abbiamo posto a Massimo Mosele, Luca Stevanato, Jackson Genovesi, Gabriele Lepore e Cristiano Guerra sono le seguenti:
Vicky Coren lascia Pokerstars in aperta polemica con l’inserimento del casinò online: scelta scriteriata o una decisione che merita rispetto?
Rinunceresti a una ricca sponsorship con la room più importante in circolazione per una ‘linea di principio’?
Andiamo insieme a scoprire che cosa ci hanno risposto:
Gabriele Lepore: Personalmente mi trovo d’accordo con la Coren. Anche io rinuncerei se il mio sponsor facesse qualcosa che esce fuori dalla mia soglia di tolleranza. Come dovrebbe fare chiunque voglia guardarsi allo specchio quando si sveglia la mattina. La Vicky, per quanto non sia una delle mie giocatrici preferite, ha sicuramente guadagnato molti punti come persona. Non tanto per l’ideale in sé ma per la coerenza dimostrata.
Jackson Genovesi: Decisamente una decisione che merita rispetto. Ovviamente è aiutata dal fatto che sta molto bene economicamente sia di famiglia che per le vincite accumulate, quindi lo sponsor non le sposta troppo. Sicuramente io lascerei il mio sponsor se facesse una cosa per me eticamente sbagliata. In questo caso specifico rinunciare allo sponsor di Pokerstars per l’inserimento del casinò online non sarebbe nelle mie corde. Insomma se si ha del cervello basta evitare di giocarci e fine della storia. Ovviamente sono contrario anche io, ma non fino a quel punto…
Luca Stevanato: Per quanto la notizia non mi faccia perdere il sonno la notte, la mia opinione a riguardo me la son fatta. Cattiva o sbagliata che sia, a parer mio ha semplicemente anticipato le scelte della room, almeno visti i tanti tagli sui team pro in generale. In questa maniera invece è riuscita ad uscire in punta di piedi garantendosi un ritorno d’immagine non indifferente.
Massimo Mosele: Penso che nella scelta della Coren abbia avuto tanta voce in capitolo il suo primo lavoro da giornalista della BCC. Poi certo, per lei, che aveva scritto molti articoli dove esaltava il poker rispetto ai giochi d’azzardo, è stata una scelta quasi obbligata per non perdere in coerenza e dunque in credibilità. Detto tra noi, quando hai la fortuna di accumulare vincite live per più di due milioni di euro, queste sono scelte che ti puoi permettere.
Cristiano Guerra: Sinceramente penso che sia soltanto una trovata della Coren per uscire a testa alta da una situazione che secondo me era inevitabile, ovvero la fine della sua sponsorship. Pokerstars sta tagliando moltissimi Pro e sinceramente non vedo per quale motivo non avrebbe dovuto far fuori anche lei. Probabilmente ha colto la palla al balzo e ha fatto la prima mossa per farsi pubblicità e per passare per la giocatrice dai nobili principi. Chiunque giochi a poker non è un buon samaritano… siamo noi contro altre persone e se noi vinciamo gli altri perdono. Sappiamo bene che non è un lavoro dove vieni pagato per una prestazione, motivo per cui non penso che si sia fatta così scrupoli a togliere soldi alle persone in passato.