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Secondo posto fatale al tavolo da poker: l’Udinese Calcio rescinde il contratto ad Albert Riera
Il calcio e il poker, negli ultimi anni, hanno dato vita a un rapporto sempre più stretto.
Diversi campioni dello sport più amato dagli italiani nel tempo si sono cimentati con le due carte, ottenendo risultati migliori di volta in volta.
È questo il caso anche di Albert Riera, centrocampista spagnolo ex-Liverpool (foto in alto) che quest’estate è approdato in Italia per indossare la maglia dell’Udinese, ma che si è fatto notare dal pubblico italiano più per le sue gesta pokeristiche che per le sue doti con la palla al piede e indosso i colori bianconeri della società friulana.
Qualche giorno fa, Riera ha partecipato alla quarta tappa del DSP Rewind al Casinò Perla di Nova Gorica, classificandosi in seconda posizione (davanti a Riccardo Lacchinelli, ndr) e portando a casa 3.550 euro al termine di un deal effettuato tra i sei giocatori arrivati in fondo, dopo essersi presentato all’inizio del tavolo finale addirittura da chipleader.
Una notizia che è giunta quasi subito alle orecchie della dirigenza dell’Udinese, che non ha affatto gradito. Anche se il tecnico Andrea Stramaccioni non ha mai dato spazio al giocatore, portandolo in panchina una sola volta dall’inizio della stagione, peraltro a fine agosto, la società ha subito preso le contromisure del caso nei confronti dello spagnolo.
Sarebbe stata infatti proprio la partecipazione di Riera al torneo in terra slovena, oltre a una serie di tweet niente affatto graditi dal club, a scatenare le ire dell’Udinese, che ha deciso di porre fine al contratto firmato quest’estate dal giocatore spagnolo, rendendo nota la decisione attraverso uno striminzito comunicato apparso sul sito ufficiale bianconero.
Dal canto suo, Riera non si è affatto opposto alla risoluzione del contratto e può sicuramente puntare a una seconda vita da giocatore di poker, quando la carta d’identità inizierà a suggerirgli una carriera diversa da quella di calciatore.
Per una volta il calcio e il poker non hanno viaggiato sullo stesso binario.