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Strategia

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il 29 Gen 2015

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Poker Tips: il check/raise river secondo Gianpaolo Eramo

Poker Tips: il check/raise river secondo Gianpaolo Eramo

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L’area tecnica e strategia è quella che ci ha sempre affascinato maggiormente.

Oggi torna la nostra rubrica “Poker Tips” che analizza move particolari e stimolanti situazioni di gioco.

Con il cash gamer live di professione Gianpaolo Eramo, abbiamo provato ad approfondire una delle “mosse” più strong in assoluto che si possano attuare in una partita di Texas Hold’em: il check/raise river.

“E’ sicuramente una mossa tra le più intriganti che ci siano… specialmente se fatta in bluff! E’ un’arma potentissima, ma è la classica azione di cui tutti parlano e che poi alla fine viene fatta solamente per valore. Un corposo check raise al river, o addirrittura un check/raise all-in, è una mossa talmente forte che risulta probabilmente tra le più profittevoli in assoluto perché metteremo il nostro avversario in fortissima difficoltà ogni volta. Quando check/raisiamo river non diamo più l’opportunità al nostro oppo di bluffare e lo costringiamo a dover prendere una scelta. Con questa mossa tenderà a crederci molto molto spesso. E non serve nemmeno una particolare carta per attuare questo piano: sia che scenda una scary, sia che scenda una blank, check/raisando river mettiamo il nostro avversario alle corde e riusciremo ad aggiudicarci il piatto molto spesso…”

Eramo sottolinea come la forza di questa move sia decisamente più incisiva in MTT piuttosto che a cash game:

“Qualora fossimo in bluff, serve veramente tanto coraggio per check/raisare all-in al river perché rischiamo di compromettere l’intero torneo. E proprio per questo, come dicevo in precedenza, anche tanti player skillati quando la fanno hanno il punto 90 volte su 100. La differenza tra un buon giocatore e un campione sta proprio in questo: saper bilanciare anche questo genere di move tra valore e bluff.”

Ogni mano ha una storia a sé, una texture del board differente, viene giocata con stack differenti e non è mai facile decontestualizzare un concetto come questo, ma si possono sicuramente fare ancora tante considerazioni in merito:

“Innanzitutto, restando confinati al terreno degli MTT live, è fondamentale saper fare questa mossa al momento giusto. Fare un check/raise river al secondo livello del day1 sposta poco o nulla, farla in bluff in zona bolla o comunque nelle fasi cruciali del torneo diventa roba per pochi. Altro aspetto decisivo da tenere in considerazione, ovviamente, è l’oppo che abbiamo davanti: evitiamo di farla contro un amatore! Se abbiamo un buon punto non possiamo rischiare di perdere valore: value bettiamo, anche pot, e cerchiamo di farci pagare. Se siamo in bluff, non inventiamoci niente di strano… Combinarla ad un oppo pensante e skillato è decisamente meglio. Potrebbe aver floatato due strade ed essere dunque costretto a puntare o addirittura potrebbe star thinvaluebettando e dunque passare su un nostro rilancio. Vista la forza di questa action sarà anche in grado di passare punti fortissimi!”.

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Secondo “Zio_Slim”, il check/raise river a cash game resta una mossa altrettanto efficace:

“Non che sia così facile da vedere, ma è sicuramente più frequente rispetto ad un torneo. La possibilità di ricaricare qualora andasse male è sempre un’ancora di salvezza non da poco, anche se, per la mia esperienza, anche a cash è davvero raro che girino bluff! Il check-raise river assume ancora più forza quando ci sono stati tre giri di puntate: se una street precedente fosse andata check/check potrebbe essere teoricamente più complesso compiere questa move, anche se tutto dipende dai tanti altri fattori in gioco. Tra questi il più importante è probabilmente il flow del game: ci sono momenti in cui non puoi permetterti di bluffare o inventarti mosse del genere. Altri in cui devi approfittare cercando di mettere in difficoltà i tuoi avversari con ogni arma a tua disposizione.”

E per quel che concerne l’online?

“Generalmente online è molto più facile callare-herocallare. Per quanto la nostra move sia strong, a oppo basta un clic per metterle tutte in mezzo. In termini assoluti esiste molta meno fold equity: online si bluffa molto di più, si spinge molto di più e ci sono delle dinamiche di gioco diverse. Live, in generale, si vedono molti meno bluff, specie con un’action del genere. La ‘credibilità’ di un check/raise river in un tavolo online, che si tratti di cash o torneo, incrementa notevolmente quando stiamo giocando deep stack.”

 

 

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