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Isabelle Mercier sulla presenza femminile nel poker: “Troppi uomini, le donne sono intimidite!”
Si è parlato tanto del clamore suscitato a Deauville in occasione del Ladies Event al quale hanno preso parte 22 uomini, o come li ha definiti Vicky Coren in una recente intervista comparsa su pokernews.com: “ventidue idioti“.
Sebbene Alex Dreyfus si sia prodigato nel condannare l’infelice comparsata maschile, minacciando la cancellazione dei risultati da Hendon Mob, allo stato attuale delle cose nulla sembra essere cambiato.
L’argomento rimane quindi di stringente attualità, e dopo aver sentito i pareri di Kara Scott e Giada Fang sulla vicenda, abbiamo deciso di intervistare un altro volto femminile che con le due carte ha sempre avuto un’ottimo feeling: Isabelle Mercier.
Giocatrice professionista fino a qualche anno fa e originaria del Canada, Isabelle ci ha esposto il suo punto di vista sull’annosa questione:
“Concordo pienamente con quanto ha dichiarato Vicky Coren: è inammissibile che si verifichino episodi del genere. Inoltre sposo a pieno la decisione presa dalla direzione delle World Series of Poker di creare un Ladies Event con buy-in differenziati: 1.000$ per le donne e 10.000$ per gli uomini”.
Secondo Isabelle l’idea base è molto semplice, e consiste nel dare un’opportunità alle donne di sedersi al tavolo da gioco senza preoccupazioni:
“Tantissime donne sono intimidite dalla competizione in un tavolo pieno zeppo di uomini, diamo loro una possibilità di sentirsi a proprio agio. E’ vero che nei Ladies Event il field è più morbido, personalmente ho preso parte ad alcuni tornei di questo tipo. L’ambiente è disteso, le giocatrici sono tutte profumate, si divertono, chiedono scusa quando vincono un colpo fortunato…è una situazione ideale per far avvicinare le donne al mondo del poker!”
Una questione di attitudine per Isabelle, quasi una naturale avversione ad una competizione irrispettosa che non incarna il vero spirito del gioco:
“In generale le donne sono più conservatrici e meno aggressive degli uomini, a loro non piace quel tipo di competizione. Ricordo quando mi sedetti al tavolo da gioco per la prima volta, sarà stato 15 anni fa. Tremavo letteralmente ad ogni mano vita, ero nervosa, avevo paura di non accorgermi di aver chiuso un colore o una scala e mi alzavo dal tavolo. So benissimo come può sentirsi una donna alle prime armi, ed e non è giusto che per l’ignoranza altrui debba privarsi di un’esperienza piacevole”
Una cosa è certa, in un periodo in cui il poker stenta a rivivere i fasti di qualche anno fa, allontanare le donne in questo modo può essere dannoso all’intero panorama mondiale:
“Il mio messaggio è questo: lasciate che le donne si trovino in una situazione a loro congeniale in modo tale che la volta successiva ritornino contente sulla base dell’esperienza maturata in precedenza”
Isabelle ormai non gioca più come professionista, ciononostante la sua passione per il poker non si è certo affievolita:
“Attualmente partecipo ai tornei live in maniera occasionale. Quando mi trovo a Montreal, Parigi o Monaco, mi siedo volentieri ai tavoli, come in occasione del WPT, ma ho smesso di viaggiare come facevo qualche anno fa. Mi diletto online, principalmente su PokerStars e adoro i tornei MTT. Qualche volta gioco gli Spin&Go, li trovo molto divertenti ma sono qualcosa di completamente diverso dal poker, quello vero. Partecipare ad un torneo lungo, con uno stack molto deep e tanti avversari da battere è tutta un’altra storia“