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Giulio Astarita: “I multiaccounter sono la piaga del poker online”
Corre sul filo del mondo social la questione sollevata da Giulio Astarita, room manager di Poker Club, che attraverso un post su Facebook, e in risposta ad alcuni commenti sui forum specializzati, si è scagliato contro alcune tipologie di giocatori di tornei multitavolo che assumono comportamenti illeciti ai tavoli di poker online.
In particolare sotto accusa finiscono i multiaccounter, giocatori che partecipano allo stesso torneo con più account, spesso intestati a parenti vari; i colluder, giocatori che colludono attraverso pratiche illecite come chat di skype nelle quali comunicarsi vicendevolmente le carte; e i compratori di account di giocatori arrivati alle fasi finali dei vari tornei attraverso il ghosting o prendendo in prima persona il controllo del mouse.
Raggiunto telefonicamente, il manager di Poker Club ci ha dichiarato che “purtroppo i giocatori disonesti sono la peggiore piaga del poker online perché sdoganano un messaggio sbagliato verso il mondo esterno, facendo passare il poker come il male assoluto, come una vera e propria truffa nei confronti dei cittadini“.
Da questo scaturisce una difficoltà perenne di comunicazione con i legislatori e con l’opinione pubblica, che ha gioco facile nell’etichettare il texas hold’em come gioco d’azzardo e assimilarlo ai peggiori vizi che portano il cittadino sulla cattiva strada.
Il dialogo tra giocatori, poker room e mondo esterno diviene pressoché impossibile, non consentendo lo sviluppo di una legge che dia possibilità alle poker room di punire in maniera efficace chi opera pratiche scorrette.
“Noi poker room abbiamo spesso le mani legate perché l’unica cosa che possiamo fare è bannare l’account qualora ci siano prove certe di collusion o di multiaccount. Dobbiamo però stare attenti ai falsi positivi, ossia a quei casi in cui il player in realtà non ha fatto nulla di male. E comunque nel caso dei multiaccounter, tali giocatori creano prontamente nuovi account. Non possiamo purtroppo sequestrare le vincite degli account incriminati e restituire le vincite ai giocatori onesti che sono le vere vittime di questi truffatori.”
Sono questo tipo di giocatori da combattere e a parere di Giulio dovrebbero essere i player onesti a essere i primi a iniziare una vera e propria battaglia, cessando ogni forma di omertà e segnalando alle poker room, ed eventualmente alle autorità giudiziarie, i comportamenti scorretti.
Invece ancora troppo spesso su Facebook i post di vittorie ottenute da giocatori bannati ricevono like su like.
Il limite più grosso per le poker room rimane l’impossibilità di punire chi bara col sequestro delle vincite risarcendo i giocatori danneggiati. Ma Astarita e il team della room rappresentata dall’ambasciatore del poker italiano Max Pescatori, oltre a eliminare dal gioco tutti i giocatori sospetti, come già viene fatto quotidianamente, stanno studiando nuove forme alternative di tornei multitavolo per cercare di eliminare il fenomeno.
“Il multiaccounter e il colluder hanno tre target di tornei sui quali fanno valere le loro “qualità”: i tornei dal grosso garantito, quelli con molti semi reg e i tornei dall’alto buy in. Le poker room possono quindi abbassare i buy in permettendo così a un maggior numero di giocatori di prendere parte ai tornei, creando comunque competizioni dal buon montepremi, anche attraverso la formula del rebuy che tanto riscuote successo. Dal canto nostro sono allo studio nuove forme di torneo e di iscrizione in modo da combattere in maniera decisa il fenomeno del multiaccount e della compravendita.”