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Dan “Action” Harrington
Quando si dice che un uomo nasce con un destino… E’ proprio il caso di Dan Harrington indiscutibilmete destinato ad essere un giocatore, perché? Bhè potremo iniziare dicendo che Dan, seppur conosciuto al grande pubblico grazie al poker, si diletti in realtà anche con altri giochi.
Innanzitutto è stato, ed è tuttora, un grandissimo giocatore di scacchi e di backgammon, per non parlare del fatto che, da anni, letteralmente “gioca” nei mercati finanziari ed immobiliari di tutto il mondo; anche con un discreto successo secondo le persone a lui vicine.
Ma andiamo con ordine.
Dan Harrington nasce a Cambridge, nel 1945. Fin da bambino si interessa al poker, giocando con amici e familiari, ma la sua vera passione sembrano essere gli scacchi. Harrington vince diversi campionati durante gli anni della scuola fino ad aggiudicarsi, nel 1971, il Massachusetts State Championship che lo consacra come vero e proprio giovane campione degli scacchi.
Ma dopo questa vittoria Dan decise di dedicare più tempo a quei giochi, per così dire, remunerativi. E’ così che mentre frequenta il M.I.T. diventa membro della squadra di roulette e del blackjack, molti anni prima dell’uscita del celebre film “21” con Kevin Spacey.
E’ lo stesso Harrington a giudicare gli anni della sua adolescenza come “completamente selvaggi” ma anche molto divertenti e formativi. Senza scendere troppo nei dettagli (per ovvie ragioni) racconta che la tecnica che usava con la sua squadra alla roulette conferiva un +40% di possibilità di vittoria rispetto agli altri giocatori, davvero un bell’aiuto!!
Finiti gli anni delle superiori Dan è entrato alla Harvard Law School nella quale iniziò a giocare a poker con regolarità. Divertente l’aneddoto secondo il quale, durante quegli anni, Dan avrebbe giocato contro due degli uomini più ricchi del mondo e precisamente i fondatori dell’odierna Microsoft: Bill Gates e Paul Allen, peccato che all’epoca non erano altro che “poveri” studenti.
Ma Dan, evidentemente, non era ancora pronto per dedicare tutta la sua vita solo ed esclusivamente al gioco del poker. E’ così che, terminata la scuola di legge, riprende a giocare a backgammon con regolarità ed anche con discreti successi. Comincia a racimolare qualche migliaia di dollari ma si rende presto conto che, nel mondo del poker, i guadagni sono di dieci volte superiori.
E’ così che Harrington ha iniziato ad analizzare, studiare ed approfondire il gioco del poker, tutto questo mentre esercitava la professione di avvocato fallimentare in un prestigioso studio legale del Massachusetts. Trovato un club che facesse al caso suo, nel quale giocavano anche dei players a noi noti come Howard Lederer, Erik Seidel e Al Krux, Dan affinò il suo stile di gioco fino ad essere pronto per la competizione più importante: le WSOP di Las Vegas.
Nel 1986 le prime esperienze ed i primi piazzamenti ITM (In The Money) in vari eventi e, nell’anno successivo, il suo primo Main Event nel quale conquista un ottimo sesto posto. Da qui in poi non ha mai abbandonato il suo “secondo gioco preferito” (il primo sono e rimangono gli scacchi).
Dan è famoso nell’ambiente anche per essere un giocatore molto attento ai margini di guadagno. Non un giocatore quindi disposto a qualsiasi rischio pur di arrivare primo, ma un giocatore attento e calcolatore. Non è un caso se il soprannome “Action” se lo sia dato da solo e che sia famoso anche per proporre sempre deal (accordi) ai tavoli finali a cui partecipa.
Cosa per’altro successa al final table del Main Event delle World Series 1995. In quell’anno Dan aveva già vinto un braccialetto e, egli stesso, affermava di essere stanco e provato. Fu così che all’inizio del tavolo finale propose un deal dicendo: “signori, sono molto stanco e vorrei andare a dormire quindi potremo dividerci il malloppo e andarcene tutti a riposare. Fidatevi è molto meglio per voi dato che le vostre possibilità di spuntarla contro un giocatore come me sono alquanto esigue”. Loro malgrado i suoi avversari non accettarono l’accordo e Dan finì per vincere quel Main Event aggiudicandosi ben 1 milione di dollari!!
Nonostante l’ottimo risultato Dan non si è mai ritenuto eccessivamente soddisfatto dei suoi risultati nei maggiori tornei del globo. Cosa che, probabilmente, lo ha spinto al grande ritorno alle World Series of Poker del 2003, anno in cui il boom del poker online fece affluire una quantità enorme di giocatori, ben 893 divenuti poi 2.576 nell’anno successivo.
Nel 2003 Harrington conquista nuovamente un tavolo finale (WSOP Main Event) e chiude al terzo posto con un premio di $ 650,000. Il bis arriva l’anno successivo nel quale Dan giunge al tavolo finale (sopravanzando più di 2,500 giocatori). Chiuderà al quarto posto portandosi a casa circa 1,5 milioni di dollari.
Secondo gli esperti del settore se il numero di partecipanti ad un main event delle WSOP dovesse rimanere come è oggi sarebbe impossibile, per chiunque, conquistare due tavoli finali successivi. Un’affermazione questa, che ha consacrato Dan Harrington nel pantheon delle leggende pokeristiche che viventi.
Attualmente Dan gioca solo pochi selezionati tornei, causa il tempo richiesto dalle sue società ed anche perché, come ammette egli stesso, “… i tornei di poker mi sfiniscono, fisicamente e mentalmente. E’ proprio per questo che vi posso dire che mai nessuno riuscirà a vincere un main event delle WSOP oltre i 45 anni di età…”.
Tutti i segreti e le esperienze di questo mito del poker sono stati racchiusi nei suoi celebri libri “Harrington vol. 1, 2, 3” e “Harrington Cash Game”.