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‘The Italian Big Game’, i consigli di Martinez: “Meglio avere rimpianti che rimorsi!”
Mentre l’IPT in corso di svolgimento a Malta sta facendo segnare numeri stratosferici, PokerStars si è già proiettata al futuro aprendo la “PokerStars Live Room” al casinò di Saint Vincent.
La sala esclusiva ospiterà ad aprile il Mini-IPT e la prima edizione dell’italian big game, che ricalcherà in tutto e per tutto il format internazionale.
Ci è parso dunque pressoché obbligatorio contattare telefonicamente colui che ha fatto la storia di questa show, ridicolizzando Phil Hellmuth e chiudendo con il più alto profitto mai ottenuto da un loose cannon (163.200$) al termine delle 150 mani di gioco previste.
Stiamo ovviamente parlando di Massimiliano “Visdiabuli” Martinez, ex patchato della Picca e ormai ex poker pro a tutti gli effetti, visto che da oltre un anno, il romano ha scelto di riprendere gli studi appendendo (temporaneamente?) le carte al chiodo.
“Questo format nasce fondamentalmente come un freeroll, non si ha nulla da perdere e quindi bisogna necessariamente cercare di spingere. In questa edizione italiana il loose cannon riceverà 10.000€ quindi si parla di cifre importanti, ma sensibilmente meno impegnative rispetto al Big Game originale. Anche se il loose cannon potrebbe intimorirsi dinanzi a certe cifre, fatico ad immaginare che si possano passare gli assi pre-flop, come accaduto in una puntata dello show americano…”
Sempre e solo per i massimi, insomma. Un’opportunità del genere capita una sola volta nella vita e va necessariamente colta a pieno:
“Se ci soffermiamo strettamente sulla sessione che verrà giocata, un profit di 3.000-4.000€ non sarebbe neanche male, ma in termini assoluti non credo possa spostare nulla ad alcun giocatore. Magari un amatore potrebbe fare level up online e passare dal NL25 al NL50 o poco più. Per questo credo sia decisamente meglio avere dei rimpianti piuttosto che rimorsi. Se a poche mani dal termine si avrà la possibilità di flippare, il mio consiglio è quello di giocarsela senza battere ciglio!”
Per quel che concerne il gioco in senso stretto, Martinez consiglia dunque un approccio aggressivo, ma allo stesso tempo solido:
“Giocando queste cifre, relativamente contenute se rapportate ai professionisti che si troverà di fronte il loose cannon, sarà molto più complesso bluffare visto che in situazione ‘close’ il call per gli avversari potrebbe risultare economicamente poco dispendioso. Qualora il loose cannon si trovasse più o meno even a poche orbite dal termine, il consiglio (qualora concesso) è quello di effettuare lo straddle cercando di giocarsi piatti più ricchi possibile e sperando di trovare quel double-up che darebbe senso all’intera sessione”