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Nuovo blitz delle Autorità al Poker Sportivo: nella notte chiuso un circolo a Torino
Nuovo caso nella continua lotta tra Stato e Poker Sportivo, dopo le recenti vicissitudini del Circolo Reraise di Bari e del Joker Club di Albenga.
Nella serata di ieri sono stati posti i sigilli dalla Polizia di Stato al circolo Palatorino, nota associazione sportiva piemontese che organizza tornei di poker sportivo nei locali in corso Svizzera a Torino, presso il centro commerciale Piero della Francesca sede anche del noto quotidiano sportivo Tuttosport.
Gli agenti si sono presentati verso la mezzanotte mentre erano in corso due tornei di texas hold’em, un torneo dal buy in di 150 euro iniziato nel corso del pomeriggio e un side event.
Muniti di telecamere hanno ripreso l’attività svolta all’interno dell’associazione e hanno poi chiesto ai responsabili la documentazione inerente l’aspetto amministrativo dell’associazione sportiva dilettantistica e quella relativa alla somministrazione di alimenti e bevande, essendo presente un vero e proprio bar, e alle norme igieniche e di sicurezza.
Le forze dell’ordine, secondo le parole di uno dei responsabili, Davide Contebillo, “sono rimaste stupite dall’organizzazione, dalla presenza di permessi comunali e HCCP, dalla regolarità in materia di sicurezza e igiene e dal perfetto svolgimento di tutto l’iter burocratico seguito dall’associazione nei giorni precedenti l’apertura. Tutto al PalaTorino è severamente a norma“.
Dopo mezz’ora di riunione, però, e dopo aver richiesto i documenti d’identità prendendo le generalità di tutti i presenti al torneo e anche al bar dell’associazione, gli agenti hanno disposto la chiusura e il sequestro delle due sale in cui si svolgevano i tornei di poker, denunciando l’A.S.D. PalaTorino secondo gli artt. 718, 719 e 720 del Codice Penale, ossia Esercizio di Giochi d’Azzardo, articoli che ricordiamo possono portare a una pena reclusiva da tre mesi a un anno.
Anche i giocatori sono stati denunciati secondo l’articolo 720 del codice di procedura penale e quindi ancora una volta si presenta per gli appassionati di poker live il rischio di partecipare a tornei lontano dalle quattro case da gioco autorizzate.
Naturalmente gli organizzatori hanno già annunciato battaglia legale e si sono dichiarati disponibili a seguire l’iter giudiziario anche per tutti i presenti in sala attraverso l’avvocato Di Rella che già in passato ha seguito vicende simili accadute vicino alla mole antonelliana.
Seguiremo gli sviluppi del caso, consci che secondo i maggiori avvocati esperti in materia questi sequestri delle forze dell’ordine sono a volte fatti con leggerezza, come ci ha spiegato l’avvocato Max Rosa che ha seguito il caso di due circoli del Nord Italia.