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Le regole per una Donkbet di Paolo “Salsavb” Luini
Quando si parla di “Donkbet“, la maggior parte di noi identifica questa puntata come una mossa appunto da “donk”. Ma il nomen omen in questo caso non è (più) molto azzeccato. E’ vero, in origine è stata chiamata così proprio perchè utilizzata soprattutto (per non dire soltanto) dai giocatori alle prime armi. L’evoluzione del poker giocato ha poi portato a utilizzarla anche da parte di molti giocatori professionisti che ne hanno invece esaltato le qualità di utilizzo in alcune situazioni specifiche.
Quali sono però queste situazioni? Come può fare un appassionato che sta cercando di migliorare il suo gioco, per utilizzarla nel modo migliore?
Partiamo dalla base. Che cos’è una Donkbet? Semplicemente iniziare il gioco puntando al flop fuori posizione dopo aver flattato l’apertura dell’avversario in posizione. Per farvi un semplice esempio, quando siamo sul BB e abbiamo chiamato l’apertura del BTN nel preflop, se decidiamo di puntare per primi sul flop anticipando la probabile Cbet avversaria, stiamo appunto effettuando una “Donkbet”.
Ora però è fondamentale decidere QUANDO utilizzarla. Abbiamo provato a chiederlo a Paolo “Salsavb” Luini che come aveva già fatto Alex Fitzgerald nei giorni scorsi, prova a semplificare la risposta in qualche semplice domanda da porsi prima di agire.
“Quando effettuiamo un qualsiasi tipo di puntata (bet o raise che sia) possiamo sempre riassumere il motivo in tre categorie: per valore, per bluff o per prendere il “denaro morto” nel piatto. Nel fare una Donkbet, dovremmo quindi porci le stesse domande.
Sto puntando per valore? Se la risposta è si ovviamente devo puntare. Molti avversari sono portati a fare dei call in posizione anche con range molto larghi. Lo fanno i giocatori più amatoriali che non voglio abbandonare subito il piatto (ma molto spesso folderanno poi sul turn), ma anche player molto esperti che invece molto spesso sopravvalutano il fatto di giocare in posizione per sfruttare la loro edge nelle strade successive (cercando magari di outplayare l’avversario). Per questo una strategia di Donkbet sul flop per poi magari check/raisare sul turn, riesce spesso ad avere ottimi risultati.
Esempio: abbiamo un AJ che ha deciso di flattare da BB (magari per info sul nostro avversario) e su un flop J 7 2 invece di fare check, prendiamo una linea di bet/bet/bet (per farci pagare dai jack inferiori del nostro avversario per esempio).
Sto puntando per “prendere il denaro morto”? Sono uscite tre belle patate al flop e molto spesso l’avversario che ha aperto da bottone, su un flop del genere se si esce puntando dal BB può essere portato a giocare la mano in maniera “weak”.
Esempio: abbiamo una mano marginale che decide di difendere il BB su apertura di un avversario molto passivo. Il flop è 7 2 4 rainbow e decidiamo di puntare in donkbet trovando molto spesso il fold.
Sto puntando in bluff? Diciamo che la donkbet per bluff non si usa praticamente mai. E’ davvero difficile che qualcuno passi la mano migliore su una nostra puntata di quel genere, se sono in posizione e non ci sono condizioni particolari, quasi sempre la prima viene chiamata dal nostro avversario.
Esempio: abbiamo Kx sul BB dopo l’apertura del bottone, al flop esce un Q 9 7. Non è quasi mai consigliabile uscire in donkbet per inventarsi un bluff.
Queste sono ovviamente indicazioni molto semplici da dare soprattutto a chi si sta avvicinando al gioco. Ci sono poi spot in cui siamo portati a non donkbettare per paura di un eventuale rilancio dell’original raiser. In questi spot a dire il vero, molto spesso anche un avversario abbastanza aggressivo ha una percentuale di raise intorno al 10% (per esempio), vuol dire quindi che in tutti gli altri casi (un buon 90%) si limiterà al Call (o al fold). Ed è su questi casi appunto che possiamo concentrarci con la nostra Donkbet.
Poi naturalmente, se abbiamo un dubbio, meglio foldare la nostra mano (e perdere quel piccolo valore di EV) e aspettare situazioni migliori o un pizzico di esperienza in più. La Donkbet in sostanza, acquista valore ed efficacia se riusciamo anche a tenere linee di gioco interessanti (e differenti) e certamente se e solo se abbiamo un plan definito di azione (fare una donkbet senza avere in mente cosa fare in seguito non ha molto senso).”