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Galateo ai tavoli: 10 consigli per aiutare il dealer (e non solo) nei tornei live
Quasi duemila persone, duecento tavoli pieni di giocatori che passeranno gran parte della loro giornata (si spera) a giocarsi il tutto per tutto verso la vittoria. Giocare queste IPO18 di Campione è un’occasione unica per provare a portarsi a casa un montepremi incredibile (200.000€ al primo!), ma anche un’impegno notevole per tutti i partecipanti e addetti ai lavori.
Le lunghe ore passate ai tavoli possono però essere anche occasione di piacevole convivenza, oltre che naturalmente possibilità di accumulare chips. Perchè non provare allora a rendere tutto più semplice e divertente? Soprattutto perchè non provare ad “agevolare” il lavoro anche dei dealer?
Molto spesso gran parte del field non è poi così abituato a passare tanto tempo al tavolo, per alcuni è addirittura una delle prime esperienze, altri ancora hanno provato solo l’online o arrivano da realtà locali differenti. Insomma, diciamo che qualche piccolo consiglio su come “vivere” al meglio la giornata è probabilmente utile per tutti.
Lo abbiamo chiesto a Micol Tiafu, che non solo è esperta e qualificata addetta ai lavori, ma in questo caso, anche ancora in corsa ai tavoli da gioco di questo Day3 delle IPO. Il tutto ovviamente in tono assolutamente goliardico 😉
1) MICRO-CHECK: Sbattere leggermente una palbebra non è considerato check. Battere il piede sinistro sotto il tavolo non è considerato un check. Il mignolino mosso leggermente dietro le chips quando siete al posto 10 non è poi così facile da vedere.
2) LE ANTE: Messaggio per i player ai posti “3” e “7” (quelli a capotavola per intenderci), avvicinare l’ante al dealer prima che si stenda sul tavolo snodandosi una spalla non è assolutamente vietato (vale anche per gli ostinati che non la mettono mai finchè non vengono ripresi).
3) DICHIARAZIONI VERBALI: Borbottare sottovoce sotto il cappuccio, doppia sciarpa, occhiali scuri e passamontagna, non è di grande aiuto per far capire la propria azione.
4) CAMBIARE LE CHIPS: Diciamolo chiaramente, non esistono prove scientifiche del fatto che cambiare una chips o acquisire da parte del chipleader le chips piccole durante il chiprace porti sfortuna. Anzi, è dimostrato che è certamente capitato che uno di quei chipleader del tavolo abbia poi anche vinto il torneo
5) SCARAMANZIA: E’ consentito essere scaramantici. Anche tenere per tre giorni la stessa maglietta se pensate vi possa aiutare. La good news è che ci sono un sacco di supermercati con deodoranti profumati molto facili da usare
6) GIOCARE MALE, NON E’ COLPA DEL DEALER: Se avete limpato gli assi e trovato un piatto da otto giocatori e alla fine vi scoppiano, non è colpa del dealer
7) IMPILARE LE CHIPS: Ok, fare pile da 20 non è un obbligo. Ma costruire improbabili castelli da 28 chips non agevola il gioco (e se non siete architetti non improvvisate instabili torri di babele)
8) ACCETTARE GLI ERRORI: Il dealer è un essere umano, può capitare un misdeal. E se in quel caso magari avevate AK non è una tragedia (pensate sempre che magari ve li avrebbero scoppiati).
9) TELEFONATE: A meno che un vostro amico non stia giocando al “Milionario” alla domanda finale decida di chiamarvi per l’aiuto a casa, rispondere al telefono durante una mano di gioco non è consentito dal regolamento.
10) EDUCAZIONE: Ok, vi hanno appena scoppiato gli assi. Va bene, vi ha chiamato con sette e due. Effettivamente siete stati sfortunati quando turn e river sono scesi due sette. Ora spiegatemi perchè dovrebbe essere colpa del dealer?
Ora, dopo questi piccoli consigli, non è detto che sarete voi il vincitore del torneo. Ma sicuramente vi siete divertiti di più e avete fatto stare meglio il dealer e gli altri giocatori del tavolo 😉