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Il pokerista riminese Luca Pizzingrilli arrestato negli Stati Uniti per bancomat clonati
Non il migliore dei plan. Luca Pizzingrilli, 32enne poker pro italiano ben conosciuto a Nova Gorica dove per alcuni anni ha fatto il regular live, è stato arrestato a Charlotte, North Carolina, con l’accusa di aver clonato delle carte bancomat.
Pizzingrilli è stato fermato mentre sostava in una macchina nei pressi di un ATM.
Nell’automobile del romagnolo sono state trovate una telecamera e un lettore di schede, apparecchiature evidentemente riconducibili al reato imputatogli.
L’italiano era in compagnia di Savin Iantoc, romeno che stando a quanto affermato dalle autorità pare addirittura sprovvisto di documenti regolari per soggiornare negli States.
Ha dato la notizia la nota emittente americana Fox, che ha mostrato le foto dei due nell’edizione pomeridiana del telegiornale sul canale 9 (foto in alto).
Come saprete, negli Usa ogni genere di infrazione o reato che rientri in ambito finanziario viene punito con la mano pesante.
In attesa che si svolga il processo, la cauzione per liberare Pizzingrilli e Iantoc è fissata a 55 milioni di dollari: 25 per l’italiano, 30 per il romeno.
Ex rappresentante di una nota azienda alimentare del riminese, Pizzingrilli aveva conosciuto il poker negli ultimi anni del 2000 iniziando a grindare assiduamente su BigPoker.
Tempo fa lo vedevamo spesso partecipare ai tornei dei circuiti low buy-in a Nova Gorica, poi aveva cercato fortuna aprendo insieme a un socio una azienda di sigarette elettroniche.
Nessuna di queste attività però deve aver funzionato benissimo visto che il Pizzingrilli ha cercato migliore sorte all’estero.