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I consigli di “Actaru5” per affrontare al meglio i tavoli CAP!
Lanciati da appena due giorni, i tavoli CAP sono la vera novità del momento su PokerStars.it.
Tavoli di cash game rivoluzionari, dove è possibile giocare un massimo di 20bb ogni mano.
Avere ben chiara la ShortStack Strategy diventa dunque fondamentale per affrontare questo genere di tavoli, disponibili ai livelli NL25, NL50 e NL100.
Abbiamo dunque consultato uno specialista assoluto della specialità, nonché Team Pro Online di PokerStars.
“Actaru5“, come suo solito, non si è tirato indietro e ci ha freecoachato, dando interessanti indicazioni su come approcciarsi a questa nuova disciplina.
Ecco i 3 principali consigli offerti dal grinder “mascherato”.
1) Adeguare le size e non focalizzarsi esclusivamente sul pre-flop
Si gioca una strategia apparentemente semplificata, che può servire ai neofiti per avvicinarsi al gioco, questo perché molti errori di breve periodo possono costare decisamente meno cari. Ma attenzione ad una insidia: la semplificazione è per certi versi solo apparente. Giocare CAP, e non adeguare il proprio gioco pensando solo al fatto che si possa andare all-in con più facilità, non porterà grandi risultati nel lungo periodo. In realtà bisogna modificare profondamente il proprio gioco se abbiamo in questo una forte eredità dai tavoli “deep”, e sfruttare le peculiarità del gioco CAP. Questo avviene su tutte le strade: preflop, flop, turn e river, pensare che si giochi solo il preflop è un errore enorme. Adeguare le size ha importanza fondamentale!
2) Valutare con attenzione gli stack effettivi
Non confondiamo la cosiddetta strategia “Short Stack” o “Middle Stack” con la strategia da utilizzare nei tavoli CAP. C’è una differenza importantissima. Infatti, lo “Short Stack” prende un grande vantaggio sulle dinamiche che vedano coinvolti giocatori con stack “deep”, cosa che ai tavoli CAP non può accadere. Molte dinamiche saranno però simili se non uguali, soprattutto quando restino due giocatori a giocare in heads up, e quello che conta è lo stack effettivo trai due, finendo così per giocare con dinamiche esclusive del gioco “CAP”.
3) Occhio alla varianza!
Anche se non ci saranno all-in preflop da 100 e più big blind, il gioco “CAP” non è per nulla esente dal fenomeno, considerando che ci saranno tendenzialmente molti più spot dove gli stack (o meglio, i mini stack) andranno al centro del tavolo. Non ho dati precisi per dire se la varianza di un CAP sia inferiore rispetto a un tavolo deep, ma non mi stupirei del contrario! Quindi, amministriamo sempre il bankroll e lo stack al meglio!