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Eric Lindgren dichiara nuovamente bancarotta: è la seconda volta in tre anni!
Si arricchisce di un nuovo capitolo la turbolenta storia di Eric Lindgren.
L’ex pro di Full Tilt ha dichiarato bancarotta per la seconda volta in due anni, dopo aver accumulato debiti per oltre 12 milioni di dollari.
“E-Dog” infatti ha consegnato le carte alla U.S. Bankrupt Court di Las Vegas, affermando nuovamente di non essere in grado ripagare i suoi creditori.
Appena quattro mesi fa la nuova proprietà di PokerStars gli aveva fatto causa per 2.5 milioni di dollari, frutto di un prestito da 531.807$ ottenuto dal suo sponsor (Full Tilt) e di un deposito da 2 milioni di dollari accreditato erroneamente sul suo conto dalla stessa azienda.
A questi debiti si aggiungono i 3,8 milioni di dollari da versare al fisco americano e circa 6,5 milioni da restituire a diversi membri della comunità pokeristica, tra cui soltanto 1,1 milioni a Andy Bloch.
Eppure Lindgren in carriera è stato capace di vincere più di dieci milioni di dollari nei tornei live, levandosi diverse soddisfazioni come la conquista di due braccialetti e diversi titoli di livello internazionale come l’Aussie Million del 2007.
Quanti di questi soldi però siano realmente rimasti nelle tasche del professionista americano rimane un grosso mistero.
Di certo Lindgren ha avuto e probabilmente ha tutt’ora dei grossi problemi con il gioco d’azzardo, dal momento che alla corte americana ha dichiarato di possedere solamente 50.000$ in asset.
Eppure, nonostante l’oceano di debiti, le cause in corso e le sue turbe personali Erik è riuscito a raggiungere il final table del Millionaire Maker giusto qualche giorno fa, terminando in 7° posizione per 193.675$ in un torneo da ‘soli’ 7.275 iscritti…misteri della psiche umana.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, il primo caso di bancarotta relativo al 2012 si chiuse senza che Lindgren riuscisse a saldare i debiti, tra cui i già citati 3.8 milioni di dollari reclamati dall’IRS.
Al momento quindi pare non esserci alcuno spiraglio di apertura ai suoi creditori, e chissà quando questo potrà accadere…