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“Impossibile che nessuno al tavolo se ne sia accorto!” Il td EPT Luca Vivaldi sul presunto cheating al Main WSOP
Il presunto caso di cheating alle WSOP che avrebbe coinvolto un dealer e un giocatore seduto al suo tavolo durante il Main Event delle World Series of Poker continua a far parlare la community pokeristica.
Purtroppo non sono ancora giunte notizie sulle indagini condotte dallo staff di Ty Stewart, Tournament Director WSOP, ma il caso è ancora molto caldo.
Ricordiamo la dinamica: durante un all-in al river del giocatore al posto 1, il dealer incriminato mostra (intenzionalmente o per errore???) l’ultima carta del muck al giocatore in the tank al posto 5, proprio di fronte a lui.
La vista di quell’asso nel muck sarebbe stata decisivo per il call vincente.
Purtroppo però le informazioni che abbiamo sono frammentarie:
“Per accusare un dealer di cheating servirebbero più informazioni– spiega Luca Vivaldi, tournament director dello European Poker Tour – e soprattutto la risposta ad alcune fondamentali domande:
1 – Cosa c’è sul board: quell’asso di quadri è una informazione importante?
2 – In che rotazione è il dealer? Chiusa, cioè lavora solo su tot tavoli o aperta, cioè lavora su tutti i tavoli
3 – Che rapporti può avere con il giocatore? Hanno avuto contatti precedenti? (ad esempio il giocatore durante la pausa precedente si è fermato a parlare a tavolo vuoto col dealer)
4 – Perché è stato girato quel video? Avevano notato movimenti sospetti in precedenza da parte del dealer?”
Vivaldi ci dice come avrebbe affrontato il caso in prima persona se una cosa simile fosse accaduta durante un torneo da lui gestito:
“E’ difficile sbilanciarsi; ovviamente a una prima occhiata sembrerebbe una cosa veramente sporca, ma ci possono essere tanti scenari e mancano tantissime informazioni importanti che chiederei ai player e al dealer prima di saltare a conclusioni errate”.
Casi simili, fatti in buona fede, sono già accaduti in passato:
“Ogni tanto capita che un dealer possa involontariamente mostrare una carta. Anche in questo caso il dealer potrebbe essere innocente e quella carta potrebbe essere stata girata durante un fold inavvertitamente da un player. L’accusato per “sboronaggine” potrebbe averla messa sul fondo del muck per poi girarla face up col resto del muck magari per proteggerlo, anche se è un’azione chiaramente erronea.”
Impossibile quindi trarre conclusioni dal video che è circolato su Twitter negli ultimi giorni:
“Le uniche due importanti informazioni che si possono prendere dal filmato sono:
1) Il dealer maneggia l’orologio in maniera “goofy”, sembra che non necessiti di aggiustarlo.
2) Possibile che nessuno dei sei giocatori al tavolo (sto escludendo i posto 1 e 9 che non possono averlo visto e il giocatore nella mano di fronte a lui che potrebbe essere coinvolto) abbia detto qualcosa?
Il dealer in questione non fa certo un lavoro da mago, ma una cosa abbastanza palese, nè tanto meno distrae tutti e poi gira la carta, quindi non credo che nemmeno un giocatore non l’abbia notato! In tal senso i cheating dei dealer sono rari proprio perché sono controllati da tantissimi occhi al tavolo”
Luca Vivaldi dall’alto della sua esperienza prova a trarre il suo possibile verdetto al caso, partendo dal presupposto che i dealer statunitensi sono sicuramente più “protagonisti” di quelli europei:
“Un giocatore potrebbe aver mostrato una carta involontariamente durante un fold, il dealer l’ha lasciata sotto il muck e poi l’ha girata per aggiustare l’orologio e proteggere il muck non mostrando nessuna carta. Questo anche se ovviamente nessuna carta dovrebbe essere alzata dal tavolo. Dico questo perchè il Texas Hold’em è uno gioco difficilmente associato a cheating al giorno d’oggi e mi dispiace vederlo sporcato così. Resta il dubbio ovviamente perchè quelle carte a destra sono lo “stub” con la cutting card sopra e quello a sinistra con cui sta “giochicchiando” (che non dovrebbe) è il muck. Anche dopo che ha mostrato l’asso apre il muck e poi lo ritira su (lasciando sempre l’asso come ultima carta) e poi guardandolo apre e chiude due carte (che potrebbe essere sempre l’ultima).”
Vedremo se le indagini dello staff WSOP porteranno a una verità definitiva o questo rimarrà il grande mistero delle WSOP 2015.