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Cristiano Blanco: “Moderatamente soddisfatto per il disegno di legge, la strada per archiviare tutto è ancora lunga…”
Il 9 luglio scorso il senatore Franco Mirabelli del Partito Democratico ha proposto un disegno di legge sul riordino del comparto giochi.
La notizia è stata accolta subito con grande entusiasmo dalla community pokeristica azzurra visto che nel secondo comma dell’articolo 41 del ddl in questione viene finalmente riconosciuta la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Nonostante questa ventata d’ossigeno, Cristiano Blanco preferisce non cantar vittoria prima del tempo.
Nonostante l’happy ending sull’operazione all-in, Blanco rivela infatti di avere ancora dei contenziosi aperti in questa vicenda che lo tormenta ormai da anni:
“La sentenza della corte di giustizia europea è stata recepita dalla commissione tributaria di Roma, che mi ha annullato il contenzioso legato a tutte le vincite in Europa però non mi ha ancora risolto la questione sulle vincite extra Europa e sarò dunque costretto a fare un nuovo ricorso. La cosa buffa è che la stessa commissione ha giudicato qualche tempo fa Dario Minieri assolvendolo in tutto e per tutto, vincite extraeuropee comprese.”
Di certo la situazione sembra stia avendo sviluppi man mano più confortanti e la proposta del Parlamento, qualora approvata, potrebbe segnare un nuovo grande passo a tutela di tutti i players coinvolti in questa vicenda:
“Un disegno di legge non è un decreto legge – precisa Blanco. Prima che venga approvato, se mai lo sarà, potrebbe essere modificato più e più volte. Il fatto che sia stato proposto dalla maggioranza mi fa ben sperare, ma dal PD mi aspetto di tutto, anche che voti contro uno proposta presentata da un suo componente. Sicuramente è un bel passo in avanti, soprattutto per quel che concerne il discorso delle vincite nei casinò europei. Poi bisognerà vedere il testo finale: ho letto che in questo ddl si parla di casinò, di poker online e di tanto altro. Speriamo il testo originale non venga stravolto. Sono moderatamente soddisfatto, ma la strada per chiudere tutta questa storia è ancora molto lunga…”
Insomma, anche se una buona parte di questa storia è andata a buon fine, Blanco non molla le presa e non sarà soddisfatto sino a che non verranno riconosciuti nelle opportune sedi i torti subiti:
“La grande spada di Damocle è stata cancellata e non potevano far diversamente, ma resta aperta le questione legata alle vincite fuori Europa. La cosa assurda è che gli organi competenti non danno alcuna motivazione a riguardo. Oltretutto io non sono ancora stato rimborsato per quel che concerne le spese legali. Per questo non mollerò la presa né adesso né mai, anche fosse necessario andare avanti 10-15 anni o spostare la vicenda in altre sedi. Vorrei quantomeno mi sia ridato quanto mi è stato tolto”.