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WSOP – Pierre Neuville, un 72enne al final table del Main Event!
Tra i fantastici nove che si ripresenteranno a novembre per il final table del Main Event WSOP c’è anche “Piero”.
Stiamo parlando del belga Pierre Neuville, player da oltre 2.000.000$ di vincite in tornei live (9 ITM alle World Series per un totale di 591.460$ messi in cassa), che in questo 2015 è riuscito a coronare il sogno che ogni poker player nasconde nel cassetto.
Neuville è un november nine… a 72 anni suonati! Definirlo vecchia volpe pare quasi un eufemismo: Pierre è diventato per distacco il player più anziano di sempre ad entrare nella ristretta elite dei “november nine”: dal 2008 ad oggi il player meno giovane presente nell’atto conclusivo del Main Event è stato Steve Gee, nono classificato nel 2012.
Altro che young guns e grinder dell’online, il poker riesce ancora una volta a sorprenderci, ricordandoci che l’esperienza al tavolo vale tanto, certamente più di un’accurata size di cold 4-bet.
A tal proposito, emblematico uno spot giocato da Neuville a 2 tavoli left nel quale il belga riesce magistralmente a limitare i danni: dopo il limp da Utg di Steinberg, Neuville fa altrettanto da hijack con AJ, checka Chan da big blind.
Sul flop 9107, checka il bb, betta Steinberg e chiama solo Neuville. Turn Q, check-check. River 8, checka Steinberg e checka dietro (!) Neuville, costretto a muckare la sua scala alla vista di KJ del suo avversario, che esterrefatto esclama: “How did you check that back?!” (Come hai fatto a checkare dietro?)
Dopo essere stato addirittura chipleader al termine del day5, Neuville ripartirà dunque al tavolo finale con il terzo stack del lotto: 21.075.000 chips. E siamo certi che punterà dritto al braccialetto, trofeo che lo catapulterebbe di diritto nella hall of fame di questo splendido giochino.
Nonostante sia il player con più vincite in carriera tra i nove contendenti, a Neuville è sempre mancato l’affondo decisivo: runner-up nel 5.000$ 6-max delle WSOP 2014, runner-up all’EPT di Copenaghen nel 2011 e ancora runner-up all’EPT di Vilamoura nel 2009.
Qualora dovesse chiudere nuovamente al secondo posto, Neuville spodesterebbe quantomeno Davidi Kitai dal tetto della all-time money list belga.
Che il Main Event non sia “roba da ragazzini” lo testimoniano anche le performance di William Wachter, secondo player più anziano di sempre a partecipare al torneo dei tornei, e Neil Blumenfield, 62enne di San Francisco che a novembre siederà proprio al fianco di Neuville nel tavolo dei sogni.
Decenni al tavolo da poker, ma non solo: le fortune di Pierre arrivano infatti da un altro giochino che tutti conosciamo.
Come ricordato bene quest’oggi anche da Dario De Toffoli su “Il Fatto quotidiano“, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, Neuville ha infatti fondato una ditta di giochi, tra cui il Subbuteo, venduto poi alla Hasbro nel 1982. Neuville è dunque diventato vicepresidente della Hasbro Europe, e per anni è stato costretto a limitare la sua passione per il gambling, stridente con la sua carica.
Ma dal 2008, anno in cui è andato in pensione, Pierre è tornato in pista proprio durante l’esplosione del Texas Hold’em ed è riuscito a far valere le sue abilità, accresciute esponenzialmente grazie anche all’allenamento con i giochi da tavolo.