Svolta nelle indagini relative all’uccisione del croupier italiano a Birmingham: l’assassino ha confessato

Sono passati diversi mesi da quella notizia che sconvolse il mondo del gaming (e non) e, finalmente, qualche novità da Birmingham è arrivata.

Ci riferiamo, per chi non si ricordasse del caso, alla morte del 21enne aquilano Francesco Leccese, trovato senza vita nella sua residenza inglese, in cui viveva in affitto, il 18 novembre scorso.

Il ragazzo era un croupier e dall’estate precedente lavorava, con contratto a tempo indeterminato, nel locale casinò Genting Chinatown.

L’autopsia ha poi confermato, ma c’erano pochi dubbi su questo, che il giovane è deceduto per le ferite provocate da un accoltellamento.

Francesco in un momento di relax in Abruzzo nel gennaio 2013

In questi giorni, dopo mesi di detenzione, il principale sospettato di aver commesso il delitto, Alberto Casiroli, ha ammesso le proprie colpe.

Gli inquirenti, comunque, hanno fatto sapere che il presunto assassino, 20enne e italiano, avrebbe una responsabilità limitata perché al momento dell’atto, probabilmente, soffriva di schizofrenia paranoide, dunque incapace di agire in modo razionale.

Il giudice Paul Ferrer, in ogni caso, attende per oggi il responso di due psichiatri, che dovrebbero far luce, appunto, sullo stato mentale dell’imputato.