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La giocata tricky di Pasquale Braco all’Italian Big Game manda in bianco Claudio Rinaldi
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L’Italian Big Game nella sua prima edizione a Saint Vincent ha regalato parecchi piatti interessanti.
Sicuramente la mano di cui si è più discusso è stata quello che ha visti coinvolti Dario Sammartino e Christian Favale, con un hero call di quest’ultimo sulla 3 barrell in bianco di Madegnius.
Anche il secondo tavolo che vedeva impegnati tra gli altri Clavio Anzalone e Sergio Castelluccio ha però regalato piatti molto interessanti soprattutto nelle prime mani di giornata.
Il grande protagonista è stato però Pasquale Braco il quale è riuscito a chiudere con un profit di oltre 20.000 € anche grazie a una giocata non standard contro lo “svizzero”, Claudio Rinaldi.
Ecco la mano nella nostra consueta grafica:
Analizziamo ora la condotta di entrambi i giocatori.
Pasquale Braco: se è opinabile il call preflop all’apertura dell’utg Bartolomeo Tato (chiaramente uno dei due giocatori meno skillati al tavolo da isolare sempre per valore in posizione con una mano forte come la Kournikova) è invece standard la scelta di chiamare semplicemente la 3bet di Rinaldi.
Una 4 bet andrebbe a isolare un range troppo stretto dell’avversario e gli consentirebbe sì di vincere il piatto nell’immediato ma, qualora “Swissi” optasse per una 5bet all in, AK non è una mano con cui fare positivo sul long term giocando pre flop 150 bui.
Al flop Braco decide di donkbettare e qui non si comprende il plan del giocatore campano. Troppe poche volte troverà un fold: sarebbe stato molto più concepibile un ckeck/call visto che il range di 3bet di Rinaldi sta sotto all’Asso-Kappa di Braco.
Pasquale però con il leadout si isola e si troverà spesso a passare a un raise al flop dello svizzero senza sapere se tale rilancio da parte del bottone sia stato fatto in bianco o con un overpair.
Al turn casca il jolly per Braco e il bet/call può essere chiaramente la giocata corretta perchè ormai si trova committato al piatto e a volte Rinaldi farà questa move anche con dei combodraw che si trovano comunque ormai sfavoriti rispetto a top pair top kicker.
Claudio Rinaldi: molto bella la 3bet preflop con suited connector alti che ben giocano nell’isolation contro oppo con range deboli. Inoltre T9 ha un’ottima robust equity e permette a Rinaldi di prendere molto valore in caso di board favorevole.
Al flop ci sono due vie possibili per “Swissi” dopo la donkbet di Braco.
La più standard è il raise per andare rotti visto che anche nel caso peggiore Rinaldi ha parecchi out dalla sua. Persino contro set e scala gioca al 40% circa; se poi aggiungiamo le overpair al range di Braco la bilancia del coinflip pende dalla parte di Rinaldi.
La move scelta da Claudio è però più raffinata ed è il semplice call per tenere dentro tutto il range di bluff dell’avversario. Non vuole infatti farsi scappare la possibilità di stackare l’oppo con un rilancio che proprio nella mano in questione farebbe passare le mani di Braco che sono sfavorite come questo AK che ha solo il 42% di possibilità di successo contro il combodraw dello svizzero.
Al turn il piatto è diventato di 2.645 € e sebbbene la bet 2.300 € di Braco lo committi al piatto, Rinaldi aveva già deciso al flop di giocarsi tutto lo stack.
Coerente col suo piano l’all in appare quindi scontato e gli permette almeno la possibilità di vedere due river, entrambi purtroppo per lui bianchi che consegnano oltre 15.000 € al campano.
In conclusione la giocata di Pasquale Braco è stata sicuramente efficace nello spot in questione seppure le scelte migliori siano state quelle fatte da Claudio Rinaldi.