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Asia nuova frontiera del poker live? Dwan e Ivey si trasferiscono a Manila
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Il mondo del poker live non vive mai attimi di tregua.
Sono da poco terminati gli eventi a Las Vegas e siamo ancora in attesa del debutto della nuova stagione dello European Poker Tour che partirà da Barcellona, ma i riflettori sono ora puntati su Manila.
Nella capitale delle Filippine si sta svolgendo la tappa del PokerStars Asia Pacific Poker Tour, epigono orientale del circuito nostrano.
Nel frattempo però proprio a Manila stanno andando in scena alcuni tavoli molto prestigiosi con impegnati tra gli altri Phil Ivey, Tom Dwan e Daniel Cates che all’interno del Solaire Resort & Casino stanno disputando partite di cash game high stakes.
I bui sono in dollari di Hong Kong e solitamente troviamo un piccolo buio di 20.000 HK$ e un grande buio di 40.000 (con straddle obbligatorio di 80.000 HK$).
Una partita quindi che approssimativamente gira intorno ai 2.500/5.000/10.000 € per ogni piatto.
La scena del poker asiatico anche per ciò che concerne il cash game high stakes si sta dunque spostando da Macao, terra d’oro fino a qualche tempo fa per tutti i giocatori nosebleed, alle Filippine, dove l’economia cresce alla velocità della luce e dove ora ritroviamo molti magnati e imprenditori ansiosi di sedersi ai tavoli con i campioni del poker mondiale.
Già prima delle World Series d’altronde avevamo trovato Tom Dwan seduto ai tavoli del Solaire Casino.
E a Macao nel mese di luglio si è registrato il quattordicesimo mese consecutivo di discesa della raccolta dei casinò locali e il mese di giugno con circa 2 miliardi di euro raccolti era stato il peggior periodo dal lontano novembre 2010.
La mecca del poker asiatico (o ex mecca verrebbe da dire) sta vivendo una difficile fase di transizione e probabilmente di assestamento che assieme ad altri fattori ha portato le principali case da gioco presenti sul territorio a rivedere i piani futuri.
Sands China, Wynn Macau, Galaxy Entertainment, SJM Holdings, Melco Entertainment e MGM China hanno avuto perdite significative durante l’ultimo anno che vanno dal 10% al 28%, contro un aumento generale dell’economia orientale come dimostrato dall’innalzamento dell’indice della borsa Hang Seng che supera il 3%.
Nonostante questo è proprio una di queste case, la Melco Entertainment, ad avere in programma l’apertura a Macao di un nuovo casinò da 3,2 miliardi di dollari per il 27 ottobre prossimo.
Per la nuova apertura è stato chiesto aiuto al governo cinese circa un cambiamento sulla politica repressiva tuttora in atto verso gli operatori presenti a Macao, nonostante l’apertura dal 1° di luglio della Cina alla possibilità che i suoi cittadini restino nella capitale del gaming asiatica per lunghi periodi.
Melco sta puntando forte sull’apertura di questo nuovo casinò e per farlo ha messo in campo star del mondo di Hollywood come Brad Pitt, Leonardo di Caprio e Martin Scorsese nella speranza di rinverdire i fasti di due anni fa.
La geo economia asiatica però sta mutando e le nuove nazioni emergenti, come le Filippine, iniziano ad attrarre i businessman cinesi e non. Presto potremo così assistere a delle vere e proprie battaglie tra Manila, Macao e altre città, come quelle indiane per esempio, nella ricerca di catturare i campioni del poker per farli sedere ai tavoli coi magnati tanto desiderosi di avere action.