Sfruttare ogni occasione negli MTT, Karakashi floata e bluffa river: “Troppo faceup lui per non inventarla!”

In attesa del WPT National di Venezia in programma nel prossimo mese di dicembre, riviviamo una delle mani clou dell’ultimo appuntamento organizzato sul suolo italico dal marchio World Poker Tour.

Il WPT National Sanremo by Gioco Digitale ha infatti visto la prepotente ascesa di Denis Karakashi, giovane milanese che dal day 2 ha imposto la legge del più forte fino a conquistare il titolo.

A due tavoli left Karakashi si trova chip leader con oltre 2 milioni di chips ma fuori posizione contro il temibile francese Paul Testud, navigato giocatore live quindicesimo nella All Time Money List transalpina.

Siamo 12 left e Denis Karakashi sta giocando in maniera molto aggressiva questa fase con 6 giocatori per tavolo forte di uno stack imponente con il doppio delle chips del secondo in classifica.

Alla sua destra c’è Paul Testud che è comunque nelle parti alte del count con 775.000 chips. Ci sono infatti diversi giocatori short con meno di 10 bui.

Le scelte di Denis Karakashi attraverso il thinking process del giovane rounder appaiono in linea con una chiara idea di base: nei tornei multitavolo è importante saper sfruttare la propria edge in ogni occasione possibile perchè non possiamo sapere cosa succederà nella mano immediatamente successiva.

“L’apertura è standard. Stavo veramente aprendo molto light, particamente tutti i piatti ma nonostante ciò, Testud non aveva mai difeso i suoi bui.

In quest’occasione inizialmente sembrava volesse 3bettare ma alla fine opta per il flat. Per questo il suo range nella mia testa è composta da broadways, assi medi o pocket pair.

Al flop sulla sua donk bet lo metto su set o asso medio come AT, A9 o A8.

Il turn è una super scary perché chiude sia flush draw che scala col 4.

Lui snap donkbetta con la stessa size del flop più o meno. A questo punto non è mai forte sia per la grandezza della size sia per la velocità della puntata su una carta iper scary come il 3 di fiori.

Il river mi fa capire che la mia lettura è giusta. Non ha mai valore forte in questo spot perché betta ancora velocissimamente una size super piccola rispetto all’importo del piatto.

Inoltre io ho come blocker la donna di fiori e in più penso che lui non avrebbe mai donkato al flop con flush draw.

Il mio call non avrebbe senso perché muckerei quasi sempre in questa circostanza, quindi opto per il push visto che io rappresento molto bene flush draw ed essendo tra i primi del chipcount non metterà mai a repentaglio il suo torneo con un hero call con doppia o qualcosa di simile.

Il mio plan comunque era di overbettare river nel caso Testud avesse checkato. Essendoci sia scala a incastro chiusa che flush draw non avrebbe potuto mai chiamare al river visto che al turn è cascata la scary per eccellenza.”