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Quando il gaming online è in mano alle spie: il software distribuito dai Servizi Segreti della Corea del Nord per danneggiare la Corea del Sud
Il clima di tensione in Oriente tra le due Coree non è cosa di oggi. Per la prima volta, però, i rapporti difficili tra i due Stati sono causati dal gioco online.
La Corea del Nord è stata infatti accusata di produrre e distribuire software che permettono di giocare su siti di gaming online illegali in altre nazioni, prendendo di mira in particolare la Corea del Sud.
Le prove derivano direttamente dalla South Corea cyber security community, che alla ricerca di malware o codici dannosi in un sito creato per scansionare gli sharing di files e programmi ha trovato un programma chiamato “Poker game server”.
Il programma in questione permette appunto di operare su siti di gaming illegali, ed al suo interno è stato trovato l’indirizzo IP del North’s general intelligence bureau: di fatto sarebbero quindi i Servizi Segreti della Corea del Nord che controllano e gestiscono gli attacchi via web destinati alla Corea del Sud.
Il software ‘Poker game server’ permette agli utenti di giocare in lingua coreana ed utilizzare la propria carta di credito per prendere parte a vari giochi, inclusi 7 Card Stud e Badugi.
Inoltre immagazzina immediatamente informazioni quali il numero di giocatori on-line, il totale di soldi raccolti e di soldi in gioco al momento.
Un ‘white hacker’ (hacker che agisce con intenti positivi, come aumentare la sicurezza e la protezione dai black hacker) sudcoreano ha annunciato che:
“Possono aver sottratto soldi alla Corea del Sud utilizzando propri siti di scommesse oppure aver venduto il programma alla criminalità organizzata sudcoreana. In qualsiasi caso le probabilità che la North’s intelligence bureau abbia guadagnato una grande quantità di soldi sono veramente alte.”
Infatti stando alle informazioni fornite dalla cyber security community sudcoreana, il programma è attivo già dall’agosto 2013, il che vuol dire che la North’s general intelligence bureau è coinvolta in operazioni di gaming ai danni della Corea del Sud già da più di due anni.