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Operazione all-in – Ade sconfitta anche a Udine: Jurij Napoliello verrà rimborsato!
Dopo i casi di Cristiano Blanco, che ha fatto “scuola in materia”, quelli di Carlo Braccini, Marco Figuccia, Alberto Musini e tanti altri ancora, anche Jurij Napoliello si aggiunge alla lista dei player che possono tirare un sospiro di sollievo in merito all’arcinota operazione all-in che ha tartassato i giocatori italiano che hanno conseguito vincite live in casinò stranieri.
La Commissione Tributaria Provinciale di Udine ha infatti annullato 3 avvisi di accertamento a suo carico, grazie anche al lavoro dell’avvocato Max Rosa.
Secondo quanto scrive il legale, difatti:
“[…]La CTP Udine ha annullato 3 avvisi di accertamento, relativi alle annualità d’imposta 2009, 2010 e 2011, con cui l’AdE di Udine aveva richiesto al sig. Jurij Naponiello, di pagare la complessiva somma di € 124.000,00, a titolo di imposte, sanzioni e interessi, per la mancata dichiarazione di redditi diversi derivanti da vincite al gioco conseguite presso casinò sloveni. L’Ufficio di Udine è stato altresì condannato a pagare l’importo di € 9.800,00 in favore della parte ricorrente.”
Anche in questo caso, le accuse mosse dall’operazione guidata dalla GdF si basavano principalmente sul sito Hendonmob, in realtà privo di alcuna valenza legale.
“Gli accertamenti – prosegue Rosa nella sua nota scritta – contestavano al Naponiello l’omessa dichiarazione di € 84.000,00, per vincite al poker live censite dal sito internet www.thehendonmob.com, più circa altri € 40.000,00 per versamenti in conto corrente non giustificati, così come emersi dalle indagini finanziarie eseguite sul c/c del contribuente. L’Agenzia delle Entrate di Udine, nello specifico, è arrivata di fatto a duplicare la contestazione, atteso che la percezione delle vincite al casinò, avrebbe quanto meno dovuto legittimare i versamenti in conto corrente di denaro contante, per di più di importo complessivo inferiore rispetto a quanto censito su internet.”
Ma non è tutto. Questa sentenza riconosce infatti per la prima volta un concetto non ancora del tutto espletato in quelle precedenti; la CTP di Udine riconosce l’incostituzionalità dell’art. 69 del TUIR e della tassazione progressiva che l’AdE pretendeva di applicare in ambito di attività di gioco d’azzardo, di fatto smontando tutto l’impianto accusatorio dell’Amministrazione.
La sentenza del tribunale cita:
“Vi è poi un’altra importante considerazione da fare e cioè il fatto che l’attività in oggetto del presente contenzioso può comportare vincite, ma anche perdite, e a volte di importo significativo: in tale contesto, stante il disposto di cui all’art. 53 della Costituzione, secondo il quale tutti sono tenuti a concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro capacità contributiva, non sarebbe legittimo tassare solo i proventi derivanti dal gioco d’azzardo, escludendo le perdite che possono generarsi dai giochi stessi. È inevitabile, pertanto, assoggettare le vincite in questione a ritenuta d’imposta e non al tributo progressivo tramite dichiarazione dei redditi, così come è stato previsto dal legislatore nazionale e da quello sloveno.”
Napoliello – e il suo legale – appaiono dunque soddisfatti e rinfrancati per l’esito del processo:
“Concludo – scrive Rosa – manifestando assoluta soddisfazione per il risarcimento di € 9.800,00 in favore del ricorrente; si tratta di una condanna davvero dura ed esemplare, significativa del riconoscimento di un’attività colpevole da parte dell’Amministrazione Finanziaria: forse il progetto ALL-IN comincia finalmente a pagar dazio.”