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il 4 Ott 2015

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Lo small ball di Negreanu si evolve: il check raise al flop in bluff

Lo small ball di Negreanu si evolve: il check raise al flop in bluff

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Daniel Negreanu è il teorizzatore di una strategia che ha avuto molto successo nel corso degli ultimi anni: lo small ball.

Il termine deriva dal baseball dove lo small ball è utilizzato da chi non ha forti battitori e prova con vari espedienti a conquistare i punti guadagnano una base alla volta.

Nel poker la mission dello small ball è quella di aumentare durante i tornei multitavolo il proprio stack poco alla volta.

Sebbene Phil Hellmuth rivendichi la paternità di questa strategia, Kid Poker è sicuramente stato colui che l’ha maggiormente applicata almeno inizialmente.

E i frutti si sono visti anche durante il Main Event 2015 delle World Series of Poker.

Lo small ball infatti è molto indicato quando si affronta un field di giocatori occasionali come quello che si può trovare a Las Vegas nella prima settimana di luglio.

Daniel Negreanu è infatti come tutti sappiamo arrivato a due passi dal final table insieme al nostro Federico Butteroni.

Il canadese però ha capito che nel 2015 lo small ball puro non è più sufficiente e a seconda degli avversari è pronto a cambiare marcia anche in piatti all’apparenza poco importanti.

E’ questo quello che è successo durante il day 5 in una mano contro il connazionale Omri Moga.

grafica negreanu moga

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Analizzando la mano in questione vediamo come Negreanu difenda il buio con due broadways ma non sicuramente solo per hittare le proprie carte.

In presenza di un gutshot infatti e su un board abbastanza connesso Kid Poker va in check/raise con un importo abbastanza elevato mettendo subito pressione al proprio avversario nell’intento di vincere il piatto uncontested già al flop.

Il call di Moga è standard per un giocatore che ha in carriera solamente un risultato live di livello a una tappa del World Poker Tour.

Il turn non aiuta Daniel che decide probabilmente di giveuppare mettendo nel range di Moga diversi flush draw visto che lui non possiede nemmeno un blocker tra le proprie carte.

Il check dietro però di Moga faceuppa la mano dell’avversario che molto presumibilmente ha una top pair non forte o una second pair. Potrebbe anche avere i cowboys data l’action.

Negreanu ha così già deciso che su qualsiasi blank sparerà un proiettile di importo elevato al river mettendo l’avversario in una posizione scomoda: dovrebbe infatti bluffcatchare uno dei più forti giocatori al mondo al day 5 del Main Event WSOP.

Il problema di questa action è che qualsiasi bianca compresa tra il 4 e il 10 potrebbe aiutare la mano di Moga per cui il bluff di Negreanu non sempre andrà a buon fine.

Per fortuna in questo caso Moga ha il 9 come kicker (e comunque il 7 così come il 6 e il 5 sono ottime carte perchè difficilmente in mano a Moga) e l’avversario folda facendo volare Daniel sopra il milione di chips.

Negreanu sta chiaramente variando il suo gioco small ball poichè ha capito che in presenza di molti giocatori provenienti dall’online, capaci e aggressivi, deve puntare ad attaccare i giocatori più deboli anche con mosse più aggressive come quella appena vista.

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