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Divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo: il Senato compie il primo passo verso l’approvazione, i grillini festeggiano
Mercoledì in Senato è stata accolta la proposta di inversione dell’ordine del giorno, di iniziativa del Movimento 5 Stelle, sull’approvazione di dichiarazione d’urgenza per il ddl n. 2024, sul divieto di pubblicità per i giochi con vincite in denaro.
L’Assemblea ha poi votato e approvato anche le richieste di dichiarazioni d’urgenza del sen. Endrizzi (M5S), il ddl n. 2000 del sen. Mirabelli (PD), n. 2047 del sen. Crosio (LN) e n. 2087 della sen. Bencini (Misto-IdV).
Sono dunque cinque i provvedimenti approvati, che come ha spiegato il presidente di turno Roberto Calderoli “hanno contenuti analoghi e sono dunque da ritenersi tra loro connessi“.
Dunque le probabilità che in un futuro (forse nemmeno troppo lontano) ci sia un divieto assoluto di pubblicità, per quanto riguarda i giochi con vincita di denaro, sono decisamente alte.
Sopratutto perché fra i cinque ddl assegnati c’è ampia condivisione sopratutto sulla questione relativa al divieto di pubblicità, come ha spiegato anche il sen. Mirabelli: “Sono molto soddisfatto che si sia decisa al Senato la calendarizzazione di tutti i progetti di legge che riguardano il riordino del settore dei giochi. E’ la strada che metterà tutte le commissioni in condizione di lavorare al meglio per affrontare in maniera complessiva una materia importante. Serve fare in fretta perché il tema ha tantissime implicazioni: oltre la questione del divieto di pubblicità su cui c’è ampia condivisione, esistono questioni sociali, economiche e di legalità che hanno bisogno di essere risolte con regole precise e concrete“.
Intanto i grillini sul proprio blog festeggiano questa loro prima vittoria, ma contemporaneamente si scagliano contro il senatore del Pd, definendo il disegno di legge Mirabelli il cavallo di Troia delle lobby dell’azzardo. “Nei mesi scorsi giornalisti e il Movimento 5 Stelle avevano scoperto e denunciato come il disegno di legge Mirabelli, fosse stato scritto da Italo Volpe dirigente dei Monopoli di Stato che si occupano di… giochi! Un clamoroso caso di conflitti d’interesse“, scrivono i grillini sul proprio blog.
Quelli del M5S si sono detti anche contrari sulla decisione di “impedire la votazione nella stessa seduta dell’urgenza sul ddl Mirabelli e relativo possibile abbinamento“.
Ciò a detta dei grillini comporta che “il disegno di legge diventi un “elefante” con dentro ogni cosa, col rischio che non venga mai portato a conclusione il disegno di legge per vietare la pubblicità. Oppure si eliminerà la pubblicità solo in cambio di altri favori alla lobby dei ‘giochi‘”.
Attaccano dunque Mirabelli di giocare sporco e di aver attuato un piano per far affossare la legge: “Il disegno di legge contro la pubblicità deve essere discusso e approvato al più presto in maniera autonoma“, concludono quelli del Movimento 5 Stelle.
Dalle accuse piovute dai grillini, il senatore Mirabelli si difende augurandosi che “la fase delle dietrologie infondate finisca e mi auguro che si entri nel merito dei disegni di legge. La nostra proposta, oltre a porre la questione del divieto di pubblicità, riduce da 300mila a 200mila le slot nei locali pubblici, garantisce trasparenza al settore, attribuisce funzioni chiare agli enti locali in materia di regolamentazione del gioco, introduce nuove regole contro il riciclaggio e dà certezze al settore. Il resto è propaganda“.
Resta da capire quindi che piegherà prenderà questo scontro visto che purtroppo il poker online è ancora assimilato ad altre tipologie di gioco come quelle da casinò per quel che riguarda la pubblicità ingannevole.