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il 29 Ott 2015

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Liv Boeree strizza l’occhio alla Global Poker League: “Chi ha un po’ di cervello nel poker saprà apprezzare!”

Liv Boeree strizza l’occhio alla Global Poker League: “Chi ha un po’ di cervello nel poker saprà apprezzare!”

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La Global Poker League sarà il futuro del poker?

Per quanto sia ancora prematuro dare così tanto peso alla questione, le aspettative sulla proposta di Dreyfus sonno tangibili e riguardano soprattutto la possibilità di portare nuovi giocatori in un settore che rispetto al passato ha meno appeal sul grande pubblico.

Una conseguenza di alcune scelte strategiche da parte delle poker room, che hanno investito meno sulle sponsorship e più su altri aspetti come il betting e il casinò, oltre alla minor presenza del gioco nei media generalisti e alla chiusura del mercato americano.

E mentre il pubblico attende di vedere nel concreto di cosa si tratta, i giocatori cominciano a dividersi tra favorevoli e contrari come ad esempio Dan Smith intervistato di recente a Berlino in occasione delle WSOPE.

Sempre nella trasferta berlinese abbiamo avuto il piacere di parlare con una delle icone al femminile del poker mondiale, la spumeggiante Liv Boeree, e non abbiamo perso occasione per chiederle il suo punto di vista sull’argomento.

IPC: Come trovi l’idea di Dreyfus di creare una lega professionistica?

LB:Penso sia esattamente ciò di cui abbiamo bisogno, un’idea fantastica.

IPC: Che direzione darà al poker la GPL?

LB:Dipenderà tutto dal successo che riuscirà a riscuotere e mi auguro vivamente che l’iniziativa venga apprezzata sia dai giocatori che dal pubblico. Mi sorprende come tante persone abbiano storto il naso all’annuncio della GPL: penso che chiunque abbia un briciolo di cervello nel mondo del poker debba essere contento. Insomma vogliamo veramente che l’industria si fossilizzi e muoia? Cerchiamo di portare qualcosa di nuovo nel mercato mantenendo alto l’interesse della gente, con volti nuovi, nuove modalità di fruizione…la visione di Alex è quella di creare uno show sportivo live e trovo sia brillante!

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IPC: Secondo Dan Smith c’è poker e poker, e quando non ci sono soldi in ballo la sua essenza viene meno…

LB:E’ probabile che qualcuno la pensi così, ci sono tanti professionisti che giocano esclusivamente per i soldi e infatti questi non saranno mai adatti a far parte della lega. Tuttavia ce ne sono altrettanti molto bravi che capirebbero l’importanza di una simile innovazione e troverebbero sicuramente le giuste motivazioni per giocare a prescindere dall’aspetto prettamente economico. Certo, all’inizio non ci saranno tanti soldi in ballo, ma sono sicura che con la diffusione del prodotto e l’arrivo di capitali freschi da nuovi sponsor anche l’aspetto economico avrà il suo peso, portando dei benefici monetari anche ai giocatori dei vari team. Bisogna soltanto vedere il tutto da una prospettiva più ampia.

IPC: Qual è la tua idea sul gioco del poker?

LB: “Penso che sia sbagliato incentrare il discorso sui soldi, lo spirito del poker in fondo è dimostrare agli avversari di saper giocare meglio rispetto a loro. Non credo che il gioco verrà snaturato nella GPL, insomma se facessi parte di un team e stessi giocando in diretta televisiva di fronte a migliaia di appassionati ci sarebbe in ballo la mia reputazione da professionista. Probabilmente sentirei di più la pressione in una circostanza di questo tipo che non nel corso di un qualsiasi tornei dove non sono sotto la luce dei riflettori.

 

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