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il 16 Nov 2015

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Roberto ‘robazzo’ Lombardi, campione ICOOP PLO Hi-Lo: “Tanti avversari bravi, ma troppo chiusi o troppo LAG…”

Roberto ‘robazzo’ Lombardi, campione ICOOP PLO Hi-Lo: “Tanti avversari bravi, ma troppo chiusi o troppo LAG…”

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Il pot limit omaha lo conosce a sufficienza, dato che Roberto ‘robazzo’ Lombardi lo gioca quotidianamente in versione cash game.

Non è solito quindi fare mtt, ma l’ICOOP è troppo stimolante anche per un grinder come lui che, chiaramente, mira soprattutto a fare profitto.

Nell’ultima occasione utile, dunque, è riuscito a cingersi al polso quel braccialetto che è l’obiettivo di tanti pokeristi. Ha messo in riga 161 avversari e ha incassato un primo premio di 3.090€, senza alcun deal.

 

IPC: Buongiorno Roberto, braccialetto sul finire dell’ICOOP. Quanto è stato duro il torneo con un field sì piccolo ma di qualità?

Roberto Lombardi: Il Day 1 non è stato particolamente difficile, più che altro ho avuto pochi motivi per mettere chips nel piatto, perciò ho cominciato il Day 2 un po’ short. Domenica erano rimasti molti giocatori competenti, la cosa singolare è che erano o molto chiusi o troppo LAG. Sono riuscito a interpretare le varie fasi del torneo meglio degli altri, oltre ad aver holdato nei momenti che contavano (che è assolutamente necessario se si vuol vincere un mtt).

IPC: Al tavolo finale hai trovato diversi reg. E’ qualcosa che ti ha motivato o spaventato? Chi di loro ti ha impressionato di più?

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R.L.: Onestamente non sono mai felice di trovare altri reg (ride), ma assolutamente non ero spaventato. Giocando PLO cash game quotidianamente dal NL100 in su, non sentivo minimamente la pressione dei premi. Sono rimasto colpito dall’aggressività di ‘dadagre’, che conosco piuttosto bene nel cash game (high stakes), anche se ha mostrato qualche limite tecnico in alcuni spot giocati un po’ ingenuamente. ‘luckyjack89’ ha provato a fare la partita, ma ha perso un paio di colpi importanti e alla fine ha cercato soprattutto di sopravvivere. ‘Ridiculeee’ ha cominciato il final table da short stack e non ha avuto la possibilità di rientrare in partita, nonostante sia chiaramente un veterano di questo tipo di tornei.

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IPC: In contemporanea hai giocato anche il Main Event? Qual è il modo migliore per gestire insieme due specialità diverse?

R.L.: Si, in genere quando ci sono degli eventi particolari partecipo agli mtt, anche se ammetto di non essere più all’altezza dei migliori regular in quella disciplina. Non ho particolare difficoltà nel gestire due tipologie di gioco diverse, è chiaro che non è possibile tablare spinto alla stessa maniera. Bisogna comunque essere abbastanza esperti di entrambi i giochi o si rischia di fare confusione… lo dico per esperienza personale! Nel Main Event, dopo aver accumulato un ottimo stack, sono incappato in un classico Q-Q vs A-A. Non sono sicuro di aver giocato lo spot al meglio, tuttavia ormai è passato ed è inutile piangere sul latte versato. In ogni caso sono ancora dentro, ho circa 20 big blind e sono deciso a vendere cara la pelle.

IPC: Il PLO è una specialità sì apprezzata, ma non ancora ‘per la massa’… qual è secondo te il motivo?

R.L.: E’ molto apprezzata perché è un gioco pieno di azione frenetica e tanta varianza, quindi un amatore riesce a divertirsi di più perché può giocare tanti colpi e vincerne anche diversi. Non è raro vedere occasionali molto deep sui tavoli, ad esempio. Per contro, la regola di usare necessariamente due hole card per chiudere il punto risulta un po’ ostica all’inizio e tende a frenare chi vuol solo sedersi a ‘gamblare’. Inoltre, è un gioco poco diffuso live perché viene spesso giocato nine-handed. Anche il dealer più veloce di Las Vegas non riesce infatti a servire piu di 20/25 mani all’ora (e sono stato ottimista). Se a questo aggiungi la modalità ‘pot limit’, che costringe a un conteggio ogni volta che un giocatore dichiara ‘pot’, tutto si traduce in un rallentamento del gioco fastidioso che tende ad annoiare i giocatori al tavolo. Una delle soluzioni per il live, a mio avviso, potrebbe essere l’introduzione di tavoli six-handed, magari con rake oraria, visto che è un gioco dove se ne produce davvero tanta. Oppure l’impiego di tavoli elettronici per i limiti piu bassi.

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