Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
La review del final table Main WSOP a cura di Jonathan Little!
Un vero e proprio freecoaching per tutti.
Jonathan Little, stimato coach e poker pro, nonché autore dell’enciclopedia del poker, ha analizzato mano per mano l’andamento del Final Table del Main Event WSOP, pubblicando su youtube 7 video da oltre mezz’ora l’uno in cui effettua un’approfondita disamina tecnica sulle giocate dei november 9.
Sotto la lente d’ingrandimento di Little, tantissimi spot all’apparenza banali rivelano un’essenza ben più profonda: non è un caso se uno degli estratti più interessanti della sua ultima opera sia proprio legato all’importanza del fattore ICM nei tavoli finali.
Cade dunque a pennello lo spot ultra discusso tra Joe McKeehen e Patrick Chan, nel quale Chan chiama con K-Q da small blind sull’open push del futuro campione.
Ecco un breve estratto del Little-pensiero:
“In tantissimi mi hanno chiesto quale fosse il mio parere se questa mano. Beh, innanzitutto il fatto che si tratti della seconda mano del tavolo, e arriva dopo quattro mesi di attesa, non conta nulla. Una scelta non può essere inficiata da questo fattore. Passando all’analisi tecnica di questo spot, l’ICM dimostra come la scelta di Chan sia assolutamente corretta, e l’unica possibile in questa situazione. Ipotizzando che il range di openpush di McKeehen sia piuttosto wide (>50%), il call di Chan è sempre profittevole, soprattutto considerando il flat payout tra il nono e il sesto posto. Inoltre sono piuttosto convinto che McKeehen non openpushi tutto il suo range ma con le premium e con le trash assolute aprirebbe in miniraise. Per questo motivo la scelta di Chan si rivela oltremodo corretta”.
Tra le tante mani prese in esame, risalta anche uno spot passato piuttosto inosservato a 4 left nel quale Beckley commette un evidente “blunder” (errore grossolano) contro McKeehen:
“Siamo 4 handed e McKeehen apre da cutoff. Beckley si trova da small blind con Q9 e sceglie di fare call. In questa situazione del torneo, considerato gli stack di Blumenfield e Steinberg, il call è sempre sbagliato. In primis perché Beckley non può permettersi di perdere chips in questo momento della partita, in secondo luogo perché offre a Steinberg un’ottima opportunità per squeezare. La tribet è a sua volta sconsigliata visto che McKeehen ‘could go crazy and 4-bet with air'”
La condotta post flop rivela però ‘crepe’ ben più gravi:
“Al flop Beckley non può far altro che checkare, ma quando Joe checka dietro avrà molto spesso mid value: un K, un 8, una cuori, pocket pair e altro ancora. Quando al turn scende cuori la scelta di leadare out di Beckley è discutibile, ma può comunuqe starci: McKeehen potrebbe foldare un K un 8, ma non folderà quasi mai qualora avesse flush, un A o addirittura A-8. Sulla blank river la puntata 1/3 pot di Beckley non esiste! Cosa spera di far passare? McKeehen non folderà mai e poi mai flush, e considerando lo stack, potrebbe talvolta di decidere di hero callare con un A o 2 pair. Qaulora Josh avesse voluto stealare il pot avrebbe dovuto tentare una bet di almeno 85% del piatto, ma in questa situazione il check/fold è sicuramente la scelta migliore: ci sono spot in cui si può bluffare sia turn che river, altri flop, turn e river, altri solo turn o solo river!”
Questa è ovviamente una sintesi semplificata del TP di Little; per gustarvi le sue ‘lezioni gratuite’ eccovi il primo video dedicato al final table dell’anno:
httpv://www.youtube.com/watch?v=O2M0n8V8ixQ