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Il piatto di NLHE più grande del 2015? Un raffinato cooler per sua maestà Phil Ivey
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I piatti più importanti della storia del poker sono spesso stati caratterizzati da incroci di carte scontati che portano a mettere senza freno i soldi nel piatto.
Parliamo ovviamente di cooler.
Un cooler è una mano persa non per via di un proprio errore, ma perché le carte sono state distribuite in modo tale che un giocatore con una mano molto forte si ritrovi a perdere contro un altro con una mano ancora più forte.
In genere il giocatore che esce sconfitto dai piatti più sostanziosi perde molti soldi perchè non c’era altra possibilità di agire diversamente, agendo in modo corretto.
Nelle partite high stakes però a volte si è costretti a mettere i soldi nel piatto anche senza avere il nuts ed è questo il caso del piatto più grosso finora giocato online nel corso del 2015.
I protagonisti della mano sono sua maestà Phil Ivey (che alla fine vincerà quello che a oggi è il piatto più grande dell’anno per il No Limit Hold’em) e “OtB_RedBaron”, giocatore sulla cui identità aleggia ancora un forte mistero nonostante sia da anni sulla cresta dell’onda.
Nelle partite high stakes online di oggi sempre più frequentemente si assiste ad action in giochi diversi dal No Limit Hold’em.
Riprova ne è il fatto che a parte questa mano i quattro piatti più sostanziosi giocati nel 2015 sono mani di Omaha.
A fine maggio però Phil Ivey diede action a due noti regular online della piattaforma PokerStars: “OtB_RedBaron” e Alexander “Kanu7” Millar.
Lo spot arriva con la partita che va avanti da qualche ora, tanto che Ivey siede con oltre 400 big blind ampiamente coperto dallo stack avversario.
Il call alla 3bet in posizione appare quindi scontato any two card per Ivey il quale chiama la continuation bet con scala bilaterale prontamente hittata al turn.
“OtB_RedBaron” con una mano molto forte decide di polarizzare il proprio range con una second barrell superiore all’85% del piatto.
Ivey slowplaya la sua scala e fa solo call.
Al river stessa identica azione con la bet close to pot di “OtB_RedBaron”. Qui Ivey va però in all in (nonostante il T avrebbe potuto chiudere un improbabile gutshot).
La mossa di Ivey non è così scontata perchè, vista la profondità degli stack, avrebbe potuto tranquillamente raisare al turn, dove era già nuts.
Il fatto che ci siano ben due progetti di colore, e che effettivamente “OtB_RedBaron” ha una mano battuta solamente da una scala slowplayata al turn, fa propendere il forte giocatore per un call che a qualcuno potrebbe sembrare ardito, per quanto in realtà non lo sia affatto.
Ivey infatti proprio per la grandezza degli stack avrebbe potuto compiere questa mossa anche in bluff, magari con flush draw a cuori, per riuscire comunque ad accapararsi un piatto di oltre 60.000 dollari senza dover mostrare le proprie carte.
Questa volta però Phil non stava bluffando e il pot più grosso del 2015 è volato nelle sue mani… E senza aver bisogno del punto nuts!