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La peggior mano mai giocata da Actaru5: un AJ da UTG ad un tavolo Zoom NL100 su PokerStars
Dopo il colpo che ha condannato Luca Moschitta alla settima posizione del WPT National Nottingham, dopo l’ammissione di Giuliano Bendinelli di non aver gestito bene quello spot alle WSOP, proseguiamo nella ricerca delle peggiori mani mai giocate dai professionisti.
Questa volta è il turno del pro di PokerStars Actaru5, che non esita a linkarci una mano molto recente, che risale appena ad una settimana fa.
Del resto con il massgrinding tipico del giocatore mascherato, è normale che il numero di sbagli aumenti, come è normale che sia difficile rintracciare la mano peggio condotta in un database di chissà quante mila mani…
Ma andiamo al punto: la mano incriminata vede Actaru5 spillare AJ da UTG in un tavolo zoom NL100, potete vedere gli sviluppi del colpo nel replayer qua sotto:
Cosa ne dite? Se avete commenti potete sbizzarrirvi sulla nostra pagina Facebook, ma aspettate prima di leggere l’autocritica del professionista mascherato:
“La mano è brutta un po’ ovunque, ma direi proprio che la ciliegina sulla torta sta nel push al river. BB è un regular parecchio aggressivo, è plausibile che in questo spot abbia spessissimo medio valore, che non passerà ovviamente mai di fronte a uno shove, avendo come stack residuo un quarto del piatto. La rarissima volta che posso avere showdown value migliore l’avversario folderà sicuramente, e questo peggiora ulteriormente la gravità del push, in quanto il valore (ripeto, rarissimo) della mia mano allo showdown è mantenuto dal check behind.”
Senza troppe lodi sulla propria condotta del colpo nella sua interezza, Actaru5 focalizza il più grave degli errori nella scelta del push al river, che effettivamente è difficile che faccia foldare qualche punto migliore del suo o faccia chiamare mani.
Alla nostra domanda di come, con il senno di poi, avrebbe condotto la mano dall’inizio, Actaru5 dimostra di non lasciare mai nessuna possibilità scoperta, dicendoci che “La line che parte da una bet al flop va bene, ma va bene anche il check, poi l’albero si riempie di ‘se’ e diventa troppo lungo cominciare a spiegare ogni strada possibile…”
Il motivo dell’errore in questo caso è molto facile da immaginare, dato il numero di mani che il grinder mascherato macina ogni giorno, ma filosoficamente Actaru5 trova del buono in questa mano, seguendo il principio di “sbagliando si impara”:
“L’ho giocata, molto maldestramente, in una sessione ‘full immersion’, che mi ha fatto sicuramente perdere parecchi punti di lucidità, e questo senza dubbio ne rappresenta il ‘momento’ peggiore. Ha avuto la sua utilità, comunque, perché mi sono istantaneamente ‘autobacchettato’ ed il focus è migliorato notevolmente nel prosieguo della sessione, nonostante comunque il livello di stanchezza avesse superato ampiamente i livelli di guardia.”