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WPTN – Spot controverso, interviene Capuccio: “La dichiarazione ipotetica non è vincolante”
Siamo nel vivo del day2 di questo WPT National al Casinò Ca’ Vendramin di Venezia e la nostra attenzione, al pari di quella dei colleghi e di altri player impegnati nei tavoli adiacenti, viene attirata dal caos che si scatena al table 4.
Piombiamo prontamente sul posto e ci ritroviamo di fronte un Amedeo Chieregato su di giri che reclama l’intervento del Tournament Director per dirimere una questione quantomai controversa.
Come da prassi, il siciliano Elio Capuccio chiede immediatamente lumi alla dealer su quanto accaduto.
“Il giocatore al posto 6 [Delfino Novara, ndr.] ha detto: ‘Beh, a questo punto dovrei andare all-in!’, spostando in maniera molto lieve le chips in avanti. Il giocatore al posto 7 [Amedeo Chieregato, ndr.] ha immediatamente annunciato l’all-in mettendo tutta la sua pila nel mezzo”.
La situazione appare tutt’altro che chiara e per avere maggiori informazioni, Capuccio si rivolge ai giocatori non interessati per chiedere un parere su quanto effettivamente accaduto.
I player sembrano sostanzialmente confermare la versione della dealer, ma Chieregato (che in foto mima il gesto di Novara) non ci sta e continua a reclamare sostenendo che il suo avversario aveva completato il movimento delle sue chips verso il centro del tavolo.
Capuccio ascolta anche il parere di Mattia Zanandrea e dopo circa 10 minuti dal misfatto sentenzia di non avere elementi sufficienti per costringere il giocatore in posto 6 a metterle tutte nel mezzo:
“Il regolamento dice che le dichiarazioni ipotetiche non sono necessariamente vincolanti, tuttavia vanno a discapito che le pronuncia perché potrebbero dare vita a malintesi e contestazioni. E in questi caso è solamente il TD a prendere la decisione finale sull’accaduto. Dopo essermi consultato con la dealer, unica persona da cui posso trarre informazioni ufficiale, ho ritenuto opportuno interpellare anche i player al tavolo vista la confusione che si stava creando. Nel complesso, confrontando le dichiarazioni dei giocatori e quella della dealer, non c’erano gli estremi per trasformare quella dichiarazione ipotetica per una formazione ufficiale.”
Capuccio chiosa dunque dando una tiratina d’orecchie a entrambi i player coinvolti ai tavoli.
“Il giocatore al posto 7 avrebbe semplicemente dovuto attendere che il giocatore alla sua destra completasse l’azione. Sicuramente c’è stato un pizzico d’impulsività. D’altro canto il player in posto 6 è stato sicuramente malizioso, ma non avrei potuto penalizzarlo senza avere elementi concreti”.
Per la cronaca, Capuccio ha ripristinato l’action con la parola che è tornata a Novara il quale ha checkato (su flop A Q 5) per poi foldare sull’all-in di Chieregato.