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il 14 Dic 2015

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Last man standing – Andrea Cortellazzi: “Le critiche? Solo invidia. Io ho sempre fatto il tifo per gli italiani…”

Last man standing – Andrea Cortellazzi: “Le critiche? Solo invidia. Io ho sempre fatto il tifo per gli italiani…”

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Andrea Cortellazzi è l’unico italiano che tra poco avrà l’onore di sedere ai tavoli dell’Hilton Hotel Prague, cercando di sopravvivere a un Day 4 che, senza alcun dubbio, qualche insidia la nasconde.

Dopotutto il Main Event EPT è uno degli mtt live più complicati a livello mondiale, complice un field composto da moltissimi grinder di PokerStars.com, gente a cui le skill e le palle non mancano.

Abbiamo così contattato Andrea di prima mattina e ci ha risposto prontamente, dato che l’adrenalina, c’è da capirlo, non lo ha fatto dormire tantissimo.

“In genere mi sveglio alle 10.45 – spiega Cortellazzi proprio perché si gioca a mezzogiorno. Arrivati a questo punto, però, l’adrenalina sale e di conseguenza faccio fatica a dormire. A Malta sono stato eliminato al Day 4, quindi vorrei chiudere le chips in busta stasera per migliorare il risultato precedente. Essere l’ultimo italiano in gara, sì, è gratificante e stimolante, è anche vero che se venissi eliminato questa picca non arriverà in Italia. E questo mi dispiacerebbe…”.

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Nella giornata di ieri – ha scritto Andrea su Facebook – non ha commesso errori, quindi abbiamo cercato di capire come c’è riuscito e soprattutto qual è il suo obiettivo odierno.

“Questa è la mia prima trasferta interamente coperta dallo sponsor, avevo 2.500€ di budget per Main Event Eureka, Praga Cup e un sat EPT. Era un motivo per fare bene qui a Praga. Il tavolo di oggi l’ho studiato… alla mia sinistra ho il secondo in chips e uno spagnolo (Javier Gomez, n.d.r.) che ha appena vinto il WPT qui in città. L’obiettivo minimo comunque l’ho già raggiunto, infatti era quello di andare a premio in un evento con questo tipo di field. In tutto ho giocato 6 Main Event EPT e in tre occasioni ho centrato l’itm. Spero di arrivare al final table per chiudere in bellezza questo 2015…”.

Inutile nascondersi, Cortellazzi non è amatissimo come player, in molti criticano il suo gioco che, a detta degli altri, sarebbe tutt’altro che privo di sbavature. Gli abbiamo chiesto, quindi, in qual modo reagisce alle critiche appunto.

“Non mi sono mai interessate, vado avanti per la mia strada. Credo che siano dettate dall’invidia, nel poker ci sono tante sfaccettature che rispecchiano la real life. Un esempio: ai tempi delle superiori uscivo con una ragazza veramente bella, qualche compagno era invidioso e se ne usciva con le classiche battute alle spalle… “Come fa a uscire con uno così?!? E’ uno sfigato”. Adesso che nel poker sto collezionando ottimi risultati, mi pare di rivivere le stesse cose. Ti ripeto, io guardo avanti. Ho sempre tifato i miei connazionali, a partire da Federico Butteroni che ho conosciuto a Las Vegas durante il Day 4 del Main WSOP. Forza Italia, sempre e comunque!”.

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