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Domenica da urlo per Andrea Panarese: “Sei final table e la prima Triple Crown: me la sono goduta dall’inizio alla fine!”
Ogni domenica, su PokerStars, un grinder si schiera. Sa che dovrà runnare in braccio a Gesù per fare profit.
Ogni domenica, su PokerStars, un random si schiera. Sa che dovrà runnare più del grinder, altrimenti via con una nuova ricarica.
Su PokerStars non importa che tu sia “andryguen” o “MARIO1968”, tribetta ip, incrocia le dita e vinci le gire.
Metafisici aforismi a parte, sappiamo bene che quando l’A-Game va di pari passo con gli showdown vinti, i risultati possono davvero essere sensazionali.
E pare proprio questo il caso di Andrea “andryguen” Panarese, stimato regular e coach, che nella serata di ieri è riuscito a centrare la bellezza di 6 final table, vincendone addirittura 3!
Primo posto al Sunday Zoom da 30€, Full KO da 20€, 6-max da 40€, quarto classificato al The Big da 50€, The Big da 5€, Daily Deep da 30€ per un bottino complessivo da circa 4.500€.
“Ho fatto diverse volte due shippi affiancati da una deep run che m’avrebbe fatto fare la ‘Triple Crown’ – rivela Andrea – ma ho sempre concluso tra 2° e 3°, quindi direi che questa è la mia prima volta. Non c’è stato un elemento singolo che m’ha gratificato più di un altro, son felice per il profit, per il gioco espresso e per essermi divertito dalla prima all’ultima mano di tutta la sessione. Non credo ci siano stata domeniche come questa, far combaciare l’A game con la run è qualcosa di molto vicino al trascendentale.”
Per il player pugliese si tratta dunque di una serata davvero indimenticabile:
“La run credo abbia inciso negativamente in troppi tornei chiave del mio percorso quando il mio ROI era piuttosto basso, ora che il ROI è senza dubbio piu’ alto la % di incidenza della varianza è nettamente inferiore. Per fare 6 final table in una sera sicuramente non ho potuto perdere i colpi decisivi, ma avendo rivisto il Daily Deep ed il the big 50 posso dire di aver sbagliato davvero poco. L’ A-game è un fattore che non può dipendere dall’andazzo della sessione: qualche scoppio in corso d’opera non avrebbe comunque inciso sulla mia concentrazione.”
E quando gli chiediamo se avesse preferito un singolo shot, magari più corposo, a questo molteplice shippo, la mentalità professionale/professionistica di Andrea emerge in maniera ancor più netta e cinica:
“Cosa farei qualora potessi cambiare qualcosa nell’ordine dei fatti? Sposterei questa run a settimana scorsa dove ho fatto bolla final table all’high Roller e 5° Nos del lunedi. Vincere 5k in multi-shippo e 5k in un singolo torneo a me non cambia nulla; c’è chi preferisce vincere il NOS al vincere 5k con vari ITM, ma l’unica cosa che conta è il segno + a fine sessione.”