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Alzato il limite all’uso dei contanti e abbassate le tasse sui tornei di poker online: ecco tutte le novità fiscali del 2016
E’ approdata all’esame del Parlamento negli ultimi giorni la legge di Stabilità 2016 e verrà approvata proprio tra oggi e la fine dell’anno visto che il Governo ha posto la fiducia e quindi la maggioranza si muoverà compatta verso la promulgazione entro la fine dell’anno.
Scatteranno quindi dall’1 gennaio 2016 le novità relative a tale legge tra cui l’innalzamento della possibilità di usare i contanti per pagamenti fino a 3.000 € e l’abbassamento delle tasse pagate dalle poker room online per i tornei di poker.
Anche detta manovra finanziaria la Legge di Stabilità è quella legge portata in Parlamento dal Governo italiano annualmente che sancisce le normative fiscali per ciò che concerne l’anno successivo.
Quest’anno in particolare la legge di Stabilità tocca anche il comparto poker con alcune importanti novità che potrebbero dare nuova linfa al settore del poker live e online.
LIMITE ALL’USO DEL CONTANTE
La più succosa novità che porterà l’anno nuovo è l’innalzamento del limite all’uso del contante per le transazioni finanziarie e di acquisto.
Qualche anno fa tale limite era stato abbassato fino a 999,99 euro portando numerosi disagi soprattutto nel mondo del poker live dove i tornei più importanti subivano delle contrazioni nel numero di iscrizioni ai tornei principali come l’Italian Poker Tour per esempio che in alcune edizioni è stato abbassato sotto la soglia dei 1.000 euro.
Dal 2016 tale limite viene innalzato fino a 2.999,99 euro rendendo sicuramente più agevoli le transazioni anche nei casinò italiani.
Spesso si assiste per esempio alla scenetta di giocatori di poker che si siedono al tavolo con oltre 1.000 euro e poi per cambiare le vincite devono fare 3 o 4 code in casse differenti perchè il limite imponeva al casinò di poter pagare solo fino a 1.000 euro in contanti.
Un taglio alla burocrazia che potrà solo agevolare il mondo del poker live.
TASSAZIONE SUL MARGINE
Dal punto di vista dell’online la novità più importante viene da un allineamento tra il pianeta cash game e il pianeta tornei, con tutte le sue derivazioni quali spin&go, sit&go, shot&go, eccetera.
Dal 1° gennaio 2016, si allinea infatti al 20% la tassazione sul margine per poker a torneo e skill games, che finora erano tassati al 3% della raccolta, come già accade per ciò che concerne il cash game. A partire dal 2017, anche per il bingo a distanza la tassazione sul margine sarà allineata al 20%.
In questo modo le poker room dovranno ora versare allo Stato italiano il 20% in meno circa rispetto a ciò che hanno versato finora per ogni singolo torneo.
Prendendo in esame per esempio un domenicale dal buy in di 100 € se prima la poker room versava il 3% di 100 € ovvero 3 euro, dall’1 gennaio 2016 dovrà versare il 20% del margine ossia della rake che su un torneo da 100 € è generalmente fissata in 10 €. Il 20% di 10 € è 2 euro ed è quindi facile capire come il guadagno per le room sarà sensibile.
Questo guadagno potrà portare a nuove promozioni o addirittura a un abbassamento della rake per alcuni tipi di tornei.
NUOVE CONCESSIONI
Nel 2016 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettuerà una gara per il gioco online con il bando che attribuirà 120 concessioni con base d’asta pari a 200 mila euro. Il Governo prevede di incassare 24 milioni una tantum da questa operazione.
Il nuovo bando è stato fatto anche perchè nel 2016 scadranno numerose concessioni e quindi era diciamo una manovra obbligata per consentire il proseguimento di numerose realtà del gioco online.
PUBBLICITA’
Una misura che invece potrebbe avere un impatto negativo sul mondo del gaming online è quella relativo alla pubblicità sui media.
La legge di Stabilità 2016 infatti prevede una stretta sulla pubblicità dei giochi, che sarà attuata “tenendo conto dei principi previsti dalla raccomandazione della Commissione Europea del 14 luglio 2014”, i cui criteri per l’attuazione dovranno essere individuati entro 4 mesi con un decreto ad hoc del Ministero dell’Economia e della Finanza da adottare, di concerto con il Ministro della salute, sentita l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Sarà quindi vietata la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive generaliste dalle 7 alle 22, ad esclusione dei media specializzati individuati con apposito decreto del Ministero dell’Economia e della Finanza, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico.
Saranno inoltre vietate le forme di comunicazione indiretta derivanti dalle sponsorizzazioni nei settori della cultura, della ricerca, dello sport, nonché nei settori della sanità e dell’assistenza.
Previste delle pesanti sanzioni che andranno da 100 mila a 500 mila euro per chi violerà queste nuove normative: a vigilare sarà l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che comminerà le multe nei confronti sia del soggetto che commissiona la pubblicità sia del soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale la pubblicità è diffusa.