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Fedor Holz: “Devo ancora lavorare su me stesso! Musta e Dario? Sono e resteranno al top”
Data di nascita: 25 luglio 1993.
Luogo di nascita: Saarbrucken, Germany.
Segni particolari: fenomeno.
Non possiamo averne la certezza, ma le probabilità che la carta d’identità di Fedor Holz reciti più o meno così non sono poche.
Nel giro di un anno o poco più il ragazzino tedesco, salito alla ribalta grazie al successo da 1.300.000$ nel Main Event WCOOP, si è imposto prepotentemente nei più grandi palcoscenici live, diventando di fatto, a soli 22 anni, il nuovo astro nascente del poker mondiale.
7.352.589$ di vincite in tornei live, oltre 5.000.000$ negli ultimi due mesi grazie ai successi nell’Alpha 8 di Las Vegas (1.589.219$) e al WPT High Roller di Manila (3.463.500$).
Faccia da schiaffi, sguardo irriverente. Diciamocela tutta: a prima vista Holz non è uno che ispiri grossa simpatia. Ma come spesso accade le apparenze ingannano: in questa intervista esclusiva, Fedor si è rivelato disponibile e “freindly” come pochi altri big del suo calibro.
Nonostante le cifre da capogiro incassate negli ultimi tempi “CrownUpGuy” sembra essere realmente rimasto con i piedi per terra:
“Devo migliorare sotto ogni aspetto, mai pensare di essere bravi abbastanza! Non penso di avere leak specifici, ma so di dover lavorare ancora: c’è e ci sarà sempre qualcosa di nuovo da imparare. Sotto questo aspetto penso di essere un privilegiato: nel mondo del poker mi sono fatto tanti amici. Gran parte di questi, oltre ad essere delle belle persone, sono giocatori fortissimi con i quali posso confrontarmi regolarmente. Inoltre, quando sono a casa a grindare, ho la possibilità di sfruttare i vari programmi e software per studiare al meglio il gioco.”
Tra questi, Fedor cita anche i nostri Dario e Musta:
“Sono felice di poterli considerare tali. Voi italiani siete un popolo passionale e le emozioni, nel poker, sono spesso un grande nemico. Sammartino e Kanit sono invece riusciti a trasformare questa ‘debolezza’ in un punto di forza: a mio parere una delle loro skill principali consiste proprio nella live read dell’avversario che hanno di fronte. Sono due player formidabili. Sono certo che resteranno al top ancora per molto.”
Abbiamo dunque stuzzicato il tedesco chiedendogli se come tanti colleghi è anch’egli un amante dello swap nei grandi eventi:
“Ovviamente! Sono solito scambiare quote con qualche amico, ma lo faccio solamente per dare un po’ di pepe in più al torneo che stiamo giocando. Non è un discorso legato alla varianza: è divertente railare qualcuno con cui ha scambiato delle percentuali, ed è ancora più figo fare il tifo quando arriva al tavolo finale!”
Un gioco estroso, moderno, scintillante: Fedor, c’è qualche mossa che preferisci più delle altre?
“Merging, Balancing, challenging with pre-flop raise? Nah… Non può esistere una move prediletta: cerco sempre di giocare il mio miglior poker basandomi su chi ho di fronte. Credo sia l’unico modo per raggiungere dei risultati di rilievo.”
Eccellere in un field di campioni è impresa per pochi, Fedor sembra riuscirci con facilità disarmante. Eppure, in questi mesi di High Roller, ha rivelato di essersi trovato di fronte un player più scomodo degli altri:
“Steve O’Dwyer è la mia bestia nera! Oltre ad essere un giocatore fenomenale, mi ha coolerato diverse volte in eventi importanti. Fortunatamente, negli ultimi tempi, la storia sembra aver piega diversa: negli ultimi due High Roller sono stato io ad avere la meglio!”