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il 16 Feb 2016

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Regolamento Global Poker League: è sbilanciato come dice Triston Wade?

Regolamento Global Poker League: è sbilanciato come dice Triston Wade?

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A pochi giorni dall’attesissimo draft della Global Poker League sorgono le prime polemiche sulla struttura dell’organizzazione.

Dopo la pubblicazione del contratto da far firmare a tutti i partecipanti, Tristan Wade ne ha pubblicamente criticato alcuni punti, sostenendo che siano tutti a vantaggio dell’organizzazione salvo i casi in cui vengono discussi e adattati alle richieste del player.

Sulla questione sono intervenuti direttamente Daniel Negreanu, che ha difeso il progetto sostenendo che per un giocatore alle prime armi è un contratto perfetto, e Alex Dreyfus, che ha sottolineato di aver modificato senza problemi i contratti dei giocatori che riscontravano qualche problema, mentre “nessuno ha obbligato gli altri a firmare“.

Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio il contratto di partecipazione alla Global Poker League per scoprire i dettagli discussi:

 

I primi punti del contratto rendono ufficiale la data del draft (25 feb) ed i criteri di partecipazione: a) Fare parte della Top 1000 GPI, b) Ricevere una convocazione ufficiale come Wild Card, oppure c) Per la seconda/terza edizione, essere stati eleggibili alla prima. La stagione GPL comincia il 1° gennaio di ogni anno e si conclude il 31 dicembre dello stesso, i giocatori che sottoscrivono il contratto sono vincolati per due stagioni. 

Il quarto punto parla della sospensione del contratto: la GPL può sostituire o rilasciare in un qualsiasi momento un giocatore se non adempie ai suoi doveri contrattuali o a discrezione della lega. Il player invece può richiedere l’uscita dalla GPL con un mese di anticipo e per cause di forza maggiore, che verranno accettate solo in caso la lega non riesca a risolvere il problema. La GPL può sospendere o rimandare un evento a sua discrezione con un anticipo di almeno 14 giorni. In nessuno di questi casi il player avrà diritto a compensi o altri benefici. 

Divieto di partecipare, promuovere o sponsorizzare qualsiasi altra lega di poker online o live senza il consenso della GPL (non applicato a tornei di poker come le WSOP), obbligo di partecipare a tutti gli eventi e tornei GPL e di dedicare impegno e fedeltà all’organizzazione, seguire le direttive della GPL riguardo al rapporto con i media, social media inclusi, rispettare i vincoli di branding e non pubblicizzare prodotti come singoli giocatori, divieto assoluto di barare, infrangere il regolamento o la legge, o compromettere l’integrità della GPL e dei marchi ad essa affiliati.

Il compenso è destinato solo ai giocatori richiesti nel draft, il pagamento delle tasse quando richieste è responsabilità del giocatore. Il compenso ammonta a $100 per ogni ora di gioco ($150 per il 2017) più il bonus performance del team vincente.

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La GPL si riserva il diritto di utilizzare e permettere l’utilizzo di queste caratteristiche del giocatore: nome, nickname, aspetto, immagine, ritratto, fotografia, immagine pubblica, autografo/firma/sigla e fac simile, voce, informazioni biografiche e/o tutti i caratteri distintivi attribuibili o associabili al giocatore per ogni utilizzo a fini di pubblicità per la GPL, i Team, i giocatori, gli sponsor.

I Manager dei Team verranno scelti dalla GPL prima dell’evento ed avranno ulteriori doveri e responsabilità come Manager, i Team sono tenuti a seguire le direttive dei loro Manager. La GPL può a suo piacimento convocare certi individui, precedentemente designati come “Ace Selection“, per partecipare agli eventi GPL. Se un giocatore si è reso disponibile per il draft ma non appartiene a nessun team può essere convocato ad altri eventi della GPL.

Come rappresentanti della GPL stessa i giocatori sono tenuti a dichiarare di aver ricevuto ban da casinò/poker room online e live, avere precedenti criminali, avere altri sponsor ed ogni altra richiesta della GPL. 

Qualsiasi giocatore potrà ricevere parte dei ricavi del Team che verranno suddivisi: 70% GPL, 20% Team e 10% membri del Team che non giocano. Qualsiasi giocatore può ricevere una parte delle entrate degli sponsor, se il giocatore smetterà di fare parte del Team GPL non potrà ricevere queste entrate.

 

Wade ha polemizzato su quest’ultimo punto, sottolineando che se la GPL decide di “licenziare” un giocatore quest’ultimo perderà anche i proventi degli sponsor che hanno investito su di lui, e che la spartizione dei ricavi del Team (alla quale partecipa la lega per la quota maggiore) avviene dopo le trattenute per l’operato della GPL. La paga oraria è calcolata sul tempo effettivo di gioco, stimato alla grande attorno alle sessanta ore, ma aggiungendo i tempi televisivi, i viaggi, le trasferte, potrebbe arrivare anche a dieci volte tanto.

I giocatori dovranno adattare i loro profili social alle esigenze della GPL, oltre ad avere l’obbligo di partecipare ad eventi non solo di poker, tante restrizioni per il draft e poi la GPL può chiamare chiunque come “Ace Selection“, il contratto dura due anni e la GPL può scioglierlo a piacimento a differenza dal player, e per finire la GPL può utilizzare tutte le caratteristiche, inclusa la firma, del giocatore.

Questi sono i punti principali obiettati da Tristan Wade; voi siete d’accordo? O non vi sembrano così restrittivi ed allarmanti? Diteci il vostro parere sulla nostra fanpage!

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