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Reg Identikit – Claudio ‘cla89xxx’ Tomasi: “Lo zoom è la disciplina più meritocratica che esista!”
1.000.000 di VPP nel 2015 lo hanno incoronato Supernova Elite.
E non solo: Claudio “cla89xxx” Tomasi (a destra in foto), regular di cash game con particolare predilezione per i tavoli da “fast fold”, è riuscito a chiudere la scorsa annata con un profit da circa 100.000€.
“A discapito di quello che continuo a ripetermi sono tremendamente pigro: massima invidia per tutti coloro che tengono sullo schermo di sinistra la lobby alla ricerca del player occasionale per potersi sattare in position. Io proprio non ce la faccio: ai livelli in cui mi sento confident mi sedevo anche prima della comparsa dei tavoli zoom senza alcun tipo di table selection, battagliando contro tutti a prescindere dalla presenza dei player occasionali. Non appena è giunta la novità dello zoom è stato un sogno: bastava cliccare un bottone ed essere 4X a battagliare dalla prima mano facendo molte più mani ora (4XZ sono circa 800 mani/h, 6XZ si superano le 1K mani/h). Le ragioni della mia scelta sono molteplici. Innanzitutto lo zoom è meritocratico: giochi contro tutti, ip e oop e non si può fare selection. Lo zoom è sicuramente più competitivo e duro da battere rispetto ai normal ma la comodità nello startare e quittare sessione sono elementi che per una persona come me sono preponderanti. Inoltre ho sempre odiato le situazioni tipiche dei tavoli normal: muore fish, i regs non dai blinds snapquittano e il bottone ruba il buio per poi alzarsi la mano dopo. Mi è sempre piaciuta la componente competitiva del poker, elemento che con il passare del tempo è andato generalmente scemando.”
Dallo slang, capirete bene che la storia pokerisitca di Claudio ha radici ben profonde:
“Mi sono avvicinato al Texas Holdem nel 2009. Era la passione del momento e diversi miei amici si divertivano e guadagnavano qualcosina per consentirsi un certo grado di autonomia: si pagavano le serate, offrivano da bere, elementi che per un 18enne erano l’equivalente dell’essere i padroni del mondo [ride]. Mi sono pertanto progressivamente allontanato dalla passione delle carte Magic the gathering dedicando sempre più tempo al poker. Giocavo a soldi finti inizialmente ma dopo aver vinto 15€ in un freeroll da 8.000 iscritti mi sono dedicato ai sit’n’go 6max con buy in 0.5$ cliccando abbastanza random e ovviamente fuori roll. Onestamente i primi periodi sono confusi ma dopo pochi mesi il poker era una seconda paghetta mensile (250$/m), all’inizio dell’università era ormai uno stipendio di tutto rispetto ma è stato l’ultimo anno di fisioterapia quello in cui ho scelto di trasformare questo gioco profittevole in una vera e propria professione. Mi sono laureato e ho deciso di investire l’intero anno (2013) post lauream al grinding. Non sono mai stato un massgrinder, mi hanno definito il professore “pigro” per i miei scarsi volumi di gioco mensile, ma la svolta è stata nel 2015 in cui ho deciso di provare la scalata a SNE raggiungendolo con ‘lauto’ anticipo. Il 28 dicembre.”
Gli straordinari risultati ottenuti a cash game hanno sempre più convinto Tomasi a discostarsi dai tornei multitavolo:
“Gli MTT sono il male! In passato ogni tanto ne ho giocati alcuni ma puntualmente, a fine nottata, ero sempre a parlare coi muri: dopotutto è una disciplina che richiede molto metodo e pazienza per l’incredibile varianza e studio a discapito di quello che pensa la gente. Mi sono sempre ritenuto un ‘calvinista del poker [cit. quattroganci]’ e il cash game è stata la scelta più incline alle mie tendenze low variance.”
Lo stravolgimento del Vip System della room della picca ha però inevitabilmente portato ‘cla89xxx’ a rivedere il proprio plan per questo 2016:
“SNE è stata una sfida contro me stesso, oltre che ovviamente una sfida volta a cambiare un po’ la mia vita economicamente parlando. Il cambio del VIP system per il 2016 è stata una pugnalata alle spalle: mamma stars che ci ha coccolato per anni ci tradisce togliendo un obiettivo che per molti di noi è sempre stato un sogno personale, non solo economico. Se il plan nel 2016 era ovviamente riconfermare lo status per garantirmi i benefits per cui stavo faticando mi, ci, siamo trovati in un limbo senza molti spazi di manovra. Ovviamente gli obiettivi del 2016 sono cambiati. Grindare per il profit, as usual, ma soprattutto dedicherò più tempo a me stesso: viaggiare, conoscere nuove persone e nuove realtà. Non ho preso in considerazione l’idea di multiroomare high stakes. Ovviamente non confermerò nemmeno Elite, perché innanzitutto non garantisce benefits, ma soprattutto perché se il plan di molti è quello di grindare for profit, giocando meno ore in selection, l’expected di massgrindare con rakeback inferiore non vale lo stress di riconfermare lo status.”
In ultimo, qualora non si fosse capito, Tomasi rivela appieno personalità e carisma fuori dal comune:
“I miei idoli pokeristici sono innanzitutto tutti quei grinders che non dimostrano la loro capacità a parole ma con i fatti: attraverso i propri risultati e la propria professionalità, sia pokeristica che sociale. Esclusa la personalità online, che racchiude l’essenza di ciò che ho scritto in riferimento a ‘quattroganci’, non vedo dei player che mi rappresentano. Gli ‘idoli’ sono per gli stolti; ognuno deve ambire a trovare una propria dimensione nel mondo e la propria soddisfazione, sia personale che economica. Quello che ho capito del poker è che non ci sono limiti: né di bb/100 né di soddisfazioni che col sacrificio possono essere raggiunti. Mi diletta leggere ovunque che nel punto it il field è saturo, che lo zoom 100 è imbattibile, che senza rakeback non si può guadagnare. Tutta gente scarsamente motivata secondo il mio parere. “