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Label colorate nel cash game: le istruzioni di Davide ‘sheah18’ Nardelli
Molte -se non tutte- poker room online offrono la possibilità di assegnare ai propri avversari delle etichette colorate, in modo da poter capire a colpo d’occhio lo stile di gioco degli avversari che abbiamo già affrontato.
Questa funzione è ampiamente personalizzabile su PokerStars, che offre ben 8 etichette di base con la possibilità di aggiungerne di nuove o rimuoverne alcune a piacimento.
È chiaro che con la possibilità di avere tutte le label di cui abbiamo bisogno, utilizzare il rosso per i regular, il giallo per i reg-tard ed il verde per i fish è alquanto limitante, quindi abbiamo chiesto al forte grinder Davide ‘sheah18’ Nardelli come sfruttare appieno questa funzione.
Per rompere il ghiaccio in questa guida all’uso delle label, abbiamo chiesto quante e quali etichette usa lui nel Cash Game:
“Io divido le note in maniera semplicistica vs. reg: semplicemente regular di un colore e reg-tard di un altro. Faccio questo perché comunque per avere info particolari uso l’HUD, ma anche se non lo usassi utilizzerei comunque solo due colori, per capire che uno dei due avrà più leak e dovrò fare attenzione alle note per exploitarlo. Per quanto riguarda i fish invece divido in:
• Fish normale – ancora nessuna info particolare, ma so che non è un regular;
• Aggro-donk – contro di lui so che le frequenze di air o over-value sono senz’altro ampie;
• Calling station – contro di lui depolarizzo e non bluffo praticamente mai;
• Il cosiddetto super fish – solitamente ha fatto qualcosa di particolare che mi ha fatto intendere che non sappia le regole, o comunque non ha la minima idea del giochino, gioca a sensazione e cose varie. Metto questa label su di lui per indicare che è importantissimo andare a vedere le note che ho scritto;
• “Unknown no-info” – ovvero un fish che fa del suo meglio e su cui ho preso una nota che mi puo aiutare, ma che non è classificabile né come calling station né come aggro-donk nécome super fish
Ogni volta che metto una label la accompagno sempre con una nota che spieghi il motivo per cui l’ho messa.”
Una delle cose che si nota dai video che pubblica sul suo canale YouTube, è che a Nardelli non serve avere tanta history con gli avversari per assegnare loro un’etichetta, anzi spesso dopo due o tre mani scatta già il colore che meglio li rappresenta.
Abbiamo chiesto a ‘sheah18’ se è giusto prendere nota così frettolosamente del gioco degli avversari e con che criteri decide di cambiare colore a qualcuno:
“Sì, io se non metto label mi sento male! Noi quando prendiamo una decisione non dobbiamo avere sempre ragione, ma mediamente ragione. Il fatto che oppo abbia giocato in una certa maniera fa sì che la probabilità che noi abbiamo ragione salga sopra la media, se poi sbagliamo amen. Quindi se c’è una mano particolare scrivo la nota, se capisco il suo stile di gioco metto l’etichetta subito. Poi al cash conosco tutti i reg, quindi se trovo un nickname nuovo so al 100% che è un fish. Se capita che io debba cambiare label a qualcuno, magari ho segnato come calling station un oppo due settimane fa ed ora invece è aggressivo, la cambio subito perché a me interessa sapere soltanto come gioca in quel momento. Quindi se magari è un fish che ha prestato l’account a un amico, oppure quel giorno è ubriaco, cambio la label al volo per sapere come comportarmi contro di lui il giorno stesso. In sintesi le etichette sono orientate più verso la sessione in corso, se poi mi ricapita lo stesso avversario mi baso su quelle che ho già, ma se vedo che cambia stile non vi penso due volte ad aggiornare il colore!”