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Il plan WSOP di Alessio Fratti: “Grinderò tantissimo, in 21 giorni a Vegas voglio fare tutti i tornei!”
Ieri ci ha raccontato il suo plan per le WSOP Marco Bognanni, oggi è la volta di Alessio ‘deceptionnnn’ Fratti, professionista ferrarese che ha già prenotato la trasferta in Nevada.
Il suo obiettivo è quello di migliorare il 209° posto ottenuto lo scorso anno al Main Event, piazzamento che gli fruttò 40.433 dollari, la cifra più alta vinta finora da lui in carriera in un sol colpo.
“Il mio compagno di viaggio ufficiale sarà Andrea Carini – esordisce Alessio – è la terza volta che andiamo insieme. Il calendario l’ho guardato e ho ideato più o meno una schedule, avrò uno spending di circa 18.000$. Arriveremo in tempo per giocare il Day 1B del Monster Stack”.
Fratti crede che le novità apportate quest’anno permettano una maggiore giocabilità, specialmente negli eventi low buy-in.
“Le chips saranno cinque volte il buy-in, non più tre. Magari avremo la possibilità, negli eventi piccoli, di rimanere aggrappati ai tornei anche dopo aver sbagliato un colpo all’inizio. Nei 1.000$ infatti rischiavi di trovarti con dieci blind dopo nemmeno due ore…”.
Alessio, dopo la performance dello scorso anno, tiene particolarmente al Main Event, torneo principe della manifestazione.
“E’ in assoluto l’evento in cui speri di arrivare sempre. L’anno scorso sono arrivato al Day 5, è stata una bella esperienza e ha portato un discreto profit. Giocherò comunque tutto al massimo, l’idea è quella di grindare tantissimo, ho deciso di stare 21 giorni per poter fare tutti i tornei. Valuterò anche qualche mtt del Venetian e farò del cash game”.
Come detto sopra, lo spending di ‘deceptionnnn’ sarà di circa 18.000 dollari e ha intenzione di vendere un po’ di quote, pratica sempre più in auge per contrastare l’alta varianza dei live.
“Venderò maggiorate quelle del Main Event, la percentuale la deciderò più avanti. Se poi arriva un investitore che vuol comprare il pacchetto completo dei tornei, discuteremo un deal, che sarà più o meno 50% e 50%. Forse c’è già, vediamo che accade. E’ difficile porsi un obiettivo in termini di profit, proprio perché i field sono oceanici, non finiscono mai (ride). In questi cinque anni di WSOP però non mi lamento, escluso un anno, infatti, ho sempre chiuso in positivo. Voglio continuare così!”.
L’attenzione di quest’anno sarà catturata dal ‘Team Event’ da 1.000$, con la curiosità che verrà stuzzicata dalla composizione delle squadre, italiane e non.
“Ne abbiamo parlato con Andrea, decideremo con calma se farlo o meno, se fare una squadra noi oppure se far entrare qualcun’altro. Potrebbe essere un torneo divertente, ma è ancora presto per pianificarlo”.
Le WSOP potrebbero essere la svolta per Fratti, visto che per ora il 2016 non gli ha riservato grosse soddisfazioni, anzi.
“Dopo aver vinto il braccialetto ICOOP a novembre è stata una badrun totale in mtt. Menomale c’è lo SCOOP, mi sono già iscritto a tutto e spero lì di tirarmi su. Sto giocando anche PLO cash game, queste ultime settimane sto però dando più spazio allo studio, visto che non sono ancora così preparato. Del resto penso sia una specialità in cui poter fare profit. Credo ci voglia più pazienza nell’omaha per vedere risultati nel long term rispetto al no limit hold’em, comunque insisterò a studiare la specialità e a grindarla…”.
La trasferta a Las Vegas è lunga e potenzialmente molto costosa, dunque abbiamo chiesto ad Alessio in che modo, lui che ha esperienza, pianifica le spese extra-poker.
“E’ necessario decidere come impostare il viaggio, devi pianificare quanti giorni vuoi concederti di relax e quanti di poker. Di anno in anno sto grindando sempre di più, nel 2015, ad esempio, arrivato il Main Event ho avuto ritmi frenetici quei giorni. Mi svegliavo, mangiavo una cosa al volo, alle 12.00 iniziava il torneo, giocavo tutto il dì con 20 minuti di pausa ogni due ore, la sera avevo la pausa cena di un’ora e mezza, poi riattaccavo a giocare. Finivamo verso l’1.00… ti viene fame, sei distrutto, mangi qualcosa e ti fiondi a letto. A Las Vegas, comunque, risparmiare è una parola dura da usare, si fa fatica là a tenere una vita in cui tendere risparmio. Mi piace molto assaggiare cose nuove, a Sin City ci sono moltissimi ristoranti top ed è proprio sul cibo che non tiro economicamente il freno a mano. E’ una mia fissa, così come di tanti miei colleghi…”.