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I Pro del poker visitano le truppe americane
L’associazione USO del Metropolitan Washington insieme alla Poker Players Alliance (associazione che riunisce e rappresenta i giocatori di poker americani) hanno gettato la prima pietra per l’istituzione di un giorno dedicato ai soldati americani: in particolar modo a coloro i quali hanno perso la vita o sono tornati feriti o mutilati.
L’incontro è avvenuto al Mologne House, presso il Walter Reed Army Medical Center, dove molti volti noti del panorama pokeristico mondiale hanno reso omaggio a questi soldati ed alle loro famiglie. In che modo? Ma è ovvio, nel modo migliore in cui un giocatore di poker può fare una cosa simile, giocando un grande torneo!
Presenti alla manifestazioni grossi calibri come Howard Lederer, Andy Bloch, Victor Ramdin, Phil Gordon, Gavin Griffin, Rhett Butler e molti altri. Il tutto naturalmente ripreso dalla NBC nel palinsesto dell’ormai celebre “Poker After Dark”. Presente anche Dennis Phillips che fu a lungo il chip leader del tavolo finale WSOP 2008.
“Siamo felici che questo progetto, in cantiere ormai da diverso tempo, si sia riuscito finalmente a realizzare” afferma alle telecamere Elaine Robers, presidente dell’ USO-Metro “come potete ben immaginare il poker è il gioco più popolare fra le truppe, specialmente per quelle impegnate al fronte. Giocano e seguono questo sport in gran parte del loro tempo libero, pensate quindi che emozione potersi confrontare direttamente con coloro che gli hanno fatto compagnia (grazie alla tv) nei lunghi mesi al fronte”.
L’evento è stato organizzato per poter permettere una giornata diversa a questi soldati costretti su un letto d’ospedale o su di una sedia a rotelle ed anche, perché no, un’occasione per raccogliere un po’ di fondi per le loro famiglie spesso lasciate al proprio destino, senza aiuti e senza soldi.
Dalle affermazioni di tutti i professionisti della PPA (Poker Player Alliance) la manifestazione è stato un vero successo ed ha permesso ad un gioco come il poker di vestire gli abiti della solidarietà verso coetanei che hanno perso molto per difendere il bene comune.
La speranza di tutti i partecipanti è che questo evento possa diventare un’abitudine da ripetersi negli anni a venire…