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Cash Game Analysis Vintage – Una mano giocata da Dario Minieri!
La trafila di regular di cash game passati per la nostra rubrica si sta lentamente esaurendo.
Difficile trovare boom replayer nuovi e interessanti, difficile scovare nuovi nickname che sollecitino il traffico delle partite real money, regalando giocate degne di nota.
Quest’oggi siamo dunque andati nostalgicamente a ripescare uno spot giocato dall’uomo simbolo di PokerStars per oltre un lustro: Dario Mineri!
In questa mano datata 26 dicembre 2013, Dario è impegnato in un testa a testa ad un tavolo NL400.
Gustiamoci l’action e proviamo a carpire il thinking process che ha indotto ‘Supernova’ a trovare un nice call river.
Dario, che gioca con uno stack da 562€, decide di aprire a 8€ con K7. Il suo avversario (stack 726€) tribetta a 32€, ma “D.Minieri” non ci sta e sale a 72€. Oppo chiama.
E’ sufficiente la sola action preflop per riconoscere quello stile che ai tempi rese il ragazzo romano uno dei giocatori più forti del pianeta. E’ chiaro che in un heads-up vale sempre tutto e il contrario di tutto, ma già allora Dario sapeva come mettere pressione, specie se in possesso di una carta come il K in grado di blockerare le combo di top range del suo avversario…
Quando oppo decide di flattare rivela, difatti, di non avere una mano così forte per ingrandire ulteriormente il pot. Difficile restringere il suo range; da semplici spettatori potremmo solamente pensare di escludere le premium come A-K, A-Qs, A-A, K-K, Q-Q, J-J. Tutte le pair inferiori più i vari connectors restano invece un’opzione più che mai plausibile.
Il flop recita JJ8. Oppo checka e Dario c-betta 72€ (identica size della 4-bet). Su board pairato, per quanto il J sia una delle carte più bruttine che rientra pienamente nel range di oppo, Minieri sceglie di continuare la sua azione aggressiva visto che potrà assicurarsi il piatto già in questa street diverse volte. Oppo chiama. A questo punto il suo range si restringe ancora, ma non esageratamente: qualche pair deciderà di restare ancora il gioco, così come l’8, i J e i tantissimi draw presenti su questa texture.
Turn: 8. Check-check.
Dario ora non ha più alcuna ragione di bettare: tutte le coppie sono state counterfeitate, un 8 o un J non passerebbero mai. Vero, c’è il rischio di regalare far chiudere ‘gratis’ un eventuale draw, ma allo stesso tempo, checkando back, Dario può tante volte dissimulare il giveup e spingere dunque il suo avversario a puntare river con busted draw.
River: 4.
Blank assoluta (migliorerebbe solo un raro 4-4) e oppo decide di bettare 200€ su pot da 287€. Qui la maggior parte dei player avrebbe gettato le carte nel muck alla velocità del suono, ma Dario sa bene che quella puntata può essere fatta solamente se il suo avversario ha in mano un 8 o un J, difficilmente lo farebbe con A high, talvolta lo farebbe invece in bluff puro, con un’eventuale pocket pair che ha perso valore di showdown o qualche flush draw/straight bucati. Anche la size di oppo, in questo caso, può aver fatto la differenza: con un J avrebbe potuto tranquillamente decidere di overbettare per complicare ulteriormente la scelta a Dario, che potrebbe difatti aver checkato turn anche mani come A-A, K-K, Q-Q, 10-10 ed essere in snap call su any river blank.
Resta dunque l’ipotesi di mani come 8-9, 8-7, 8-10, 8-6. Combo effettivamente compatibili, ma la percentuale di air sembra essere troppo più grande rispetto alla fetta di value.
Dario chiama con K high e si assicura il piatto! Oppo ha 45 per un flush draw bucato al flop!
Quello che oggi potrebbe essere un call da 7 in pagella, 3 anni fa meritava certamente almeno un voto in più…!
Che ne pensate? Chi di voi avrebbe chiamato? Ditecelo sulla nostra pagina Facebook!