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il 23 Mag 2016

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Maxshark prepara le sue WSOP: “Parto a metà giugno. Mi interessano i soldi, non il braccialetto”

Maxshark prepara le sue WSOP: “Parto a metà giugno. Mi interessano i soldi, non il braccialetto”

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Si è organizzato un po’ all’ultimo, ma anche il torinese Massimo ‘Maxshark’ Mosele farà parte della spedizione azzurra alle prossime World Series of Poker, come ogni anno.

Ha avuto qualche problema di salute Maxshark in questa stagione pokeristica, però ora sta molto meglio ed è pronto per volare fino a Las Vegas.

Lo abbiamo contattato per farci spiegare il suo programma: “Partirò a metà giugno e giocherò 12/14 eventi. Resterò fino là fino al Main Event di luglio ovviamente“.

Max ci ha rassicurato sulle sue condizioni di salute: “Nel mese di settembre ho avuto a Malta un’esplosione di psoriasi causata da stress. Probabilmente ha influito il poker, visto che in quel periodo grindavo 3.000 Spin & Go al mese.

Gli Spin sonno tremendi, anche perché è tiltante perdere con gente che gioca a caso. Probabilmente avrà influito pure il fatto che ho smesso di fumare da gennaio dello scorso anno. Inoltre ho avuto un incidente e altri tipi di problemi.

Fatto sta che la malattia alla pelle ha interessato poi anche le articolazioni. Mi hanno dovuto fare una terapia e molti esami. Ho fatto due check-up completi e temevo sempre che mi trovassero qualcosa di brutto.

Non potevo bere alcolici ho dovuto fare una dieta. Ho perso 25 chili in un anno. Ora sto molto meglio, sono tornato a giocare live al WPT National di Sanremo in aprile e adesso sono pronto per le World Series“.

 

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Max volerà a Vegas in compagnia di suo figlio Stefano: “Verrà anche lui. È un giocatore di cash game su Poker Yes, abita con me e lo sto seguendo io da un po’ di tempo. Giocherà cash live a Vegas, so che ci sono tavoli profittevoli se scelti bene. Forse verrà con noi anche Marco Fontanella, altro ragazzo su cui voglio investire“.

Abbiamo chiesto a Max cosa ne pensa delle novità di questa edizione WSOP: “Sinceramente ho appena scoperto un po’ di cose, non avevo ancora studiato bene il programma. Gli orari anticipati dello start al mattino non mi piacciono molto.

Mi piace invece la percentuale di giocatori ITM al Main WSOP che passa dal 10 al 15%. Questo cambiamento abbatterà la varianza, bene“.

Come vede Max la truppa azzurra in partenza verso gli USA? “Molto bene, non abbiamo nulla da invidiare agli altri. È impossibile fare un pronostico sui nostri risultati perché i tornei sono imprevedibili, ma sono sicuro che faremo buone cose“.

Abbiamo poi chiesto a Max di considerare due diversi scenari. Se potesse scegliere, preferirebbe fare cinque tavoli finali questa estate o vincere un braccialetto? “Meglio i tavoli finali. Io gioco per i soldi, non mi interessa la gloria. Speriamo di runnare nel torneo giusto, lo scorso anno sono arrivato in fondo ad un torneo minore”.

Chiudiamo con un ultimo appunto per chi fosse interessato a partecipare attivamente alle WSOP di Maxshark: il pro di PokerYes venderà il 30% delle sue quote prossimamente attraverso i social. Se siete interessati, fatevi avanti!

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