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Liv Boeree sullo scandalo sessismo negli USA: “Tutti facciamo cose stupide quando siamo ubriachi”
La scorsa settimana Jaclynn Moskow ha scatenato un putiferio denunciando presunti fatti molto gravi e puntando il dito contro personalità note e rispettate del poker americano.
La giocatrice statunitense sapeva benissimo che avrebbe generato tantissimi commenti e relative reazioni da parte dei diretti interessati.
Sul famoso forum TwoPlusTwo in questi giorni sono state scritte decine e decine di pagine di considerazioni su questa delicata vicenda.
Vi abbiamo già riferito per filo e per segno cosa ha rivelato la Moskow, che ha voluto raccontare tutto quello che le è capitato nello show Poker Night in America, parlando di sessimo, antisemitismo e razzismo.
Lo ha fatto anche venerdì scorso con il seguitissimo youtuber Joe Ingram. Abbiamo accennato alla risposta di Nolan Dalla, il quale ha negato tutto riportando degli scambi di mail avuti con la Moskow.
In seguito sono arrivate altri risposte da parte di alcuni accusati e prese di posizione da parte di giocatori e giocatrici. Non tutti stanno dalla parte di Jaclynn Moskow, anzi…
Kristy Arnett ha detto in un video di essere “molto orgogliosa per come la comunità del poker ha reagito“. L’inglese Liv Boeree ha usato a dire il vero parole caute, quasi ambigue.
Ecco cosa ha scritto Liv in un post: “Non sapevo a chi credere in tutta questa storia, l’ho seguita attentamente. Non ho mai conosciuto o sentito parlare di Jaclynn, ma ho incontrato Nolan e Todd nel 2014. Sono stati entrambi rispettosi con me e lo show è stata una grande esperienza per me.
Sono quasi sicura che Jaclynn abbia raccontato la verità, sicuramente è stata vittima di brutti episodi, magari causati da troppo alcohol o da sentimenti di rabbia.
Non voglio però giudicare troppo pesantemente le persone accusate. Tutti noi diciamo o facciamo cose stupide quando siamo ubriachi, stanchi o abbiamo avuto una brutta giornata. Ma non è bello essere etichettati come bugiardi o pazzi.
È frustrante leggere commenti su dettagli inutili, come per esempio il tempo che è passato da quella registrazione del 2014. Io ho provato personalmente sulla mia pelle cosa vuol dire essere trattata male in quanto donna. Da giovane davo un peso diverso alla cosa poi ho imparato a prenderla in maniera più saggia.
Penso che il punto sia questo: le persone che hanno commesso certi errori da ubriache non meritano di vedere la loro carriera rovinata e non penso che lo show televisivo, che di solito ha fatto grandi sforzi per promuovere le giocatrici di poker, meriti di risentirne. Ma quando qualcuno decide che i fatti sono troppo gravi per non renderli pubblici, non dobbiamo attaccare chi decide di denunciare. Abbiamo la responsabilità di non creare un ambiente dove le denunce vengono scoraggiate“.
Shau Deeb ha avuto una discussione direttamente con Jaclynn Moskow su Twitter. Matt Glantz è intervenuto in maniera decisa in difesa dello show e delle persone accusate dalla Moskow. Chris Moneymaker ha detto la sua per poi però cambiare idea.
È intervenuto anche Greg ‘FossilMan’ Raymer (nella foto qui in alto con i suoi famosi occhiali) con parole molto sicure: “Non ho fatti o prove per contribuire ma conosco Nolan Dalla, Todd Anderson e Chris Hanson.
Chris è quello che conosco di meno, ma sarei sorpreso se scoprissi che è antisemita. E ancora più sorpreso se sapessi che si fosse spinto in un commento antisemita con qualcuno che conosce appena.
Todd lo conosco meglio. Ha un caratterino a volte, ma sarei sorpreso se si fosse davvero comportato così. L’ho visto arrabbiarsi ma mai perdere il controllo come descritto.
Nolan è quello che conosco meglio, da oltre 20 anni. Sarei shockato se si scoprisse che è sessista, razzista o altro. Non si addice alla persona che conosco da tutti questi anni e con la quale ho speso tempo insieme. L’ho visto anche molto ubriaco e perfino in quello occasioni è brillante ed educato.
Non conosco Jaclynn affatto e se mai l’avessi conosciuta, non ricordo. Io non ero là a Pittsburgh e non ho mai saputo nulla su questa storia. Scrivo solo per difendere Nolan, amico di lunga data. Spero che emergano prove della sua innocenza. Solo chi ha dichiarato il falso pagherà le conseguenze“.
Infine vi riportiamo le parole di Todd Anderson (nella foto qui sopra), presidente di Poker Night in America: “Il 25 maggio 2016 Jaclynn Moskow ha fatto alcune affermazioni coinvolgendo membri del team Poker Night in America del mese di novembre 2014. Poi è apparsa in un podcast su internet per discutere le affermazioni. Noi le abbiamo prese molto seriamente. Finora, non siamo stati in grado di dimostrare le sue accuse.
A PNIA non tolleriamo molestie, discriminazioni o intimidazioni di alcun tipo. Siamo orgogliosi della nostra promozione delle donne nel poker e di prendiamo questa responsabilità molto seriamente. Ci dispiace che la dottoressa Moskow abbia avuto un’esperienza negativa. Le auguriamo il meglio per il futuro“.